Factory32: la nuova stagione teatrale punta su produzioni inedite
Factory32: la nuova stagione teatrale punta su produzioni inedite.
Esattamente un anno fa, il teatro Factory32 (via Giacomo Watt, 32 – Milano) apriva i battenti per la prima volta. E da quel giorno, ogni giorno, ha regalato a Milano momenti speciali in cui le vere protagoniste sono state passione, determinazione e dedizione.
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Tre parole che hanno scritto il destino di Factory32 e che hanno ispirato Valentina Pescetto, fondatrice e direttrice del teatro. Oggi, con grande orgoglio, ci ha presentato la nuova stagione 2019/2020.
Nuova stagione
Valentina Pescetto rivela: “Credo molto in questa stagione artistica, soprattutto per il suo aspetto poliedrico: una commistione di prosa, danza e musica dal vico.
Ho scelto di puntare in particolare su produzione di testi inediti: la mia prerogativa è sempre stata quella di dare voce a tutti gli artisti che cercano con passione e tenacia il giusto spazio all’interno del panorama teatrale contemporaneo”.
Spettacoli in programma
Il primo spettacolo che apre la stagione è “E’ tutto da vedere” di Martino Corti. Uno spettacolo in cui ci ricorda che diventare genitore è un casino meraviglioso. Una pancia che inchioda al presente con tutte le paure legate alla consapevolezza di diventare mamma e papà. “Siamo felicissimi di essere qui a Factory32, è uno spazio che sprizza amore da tutti i pori”.
Uno spettacolo scritto a quattro mani, che cercherà di trasmettere altrettanto amore. Le date in calendario sono 18 19 20 ottobre.
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A chiudere la stagione ci penseranno I Moderni con la messa in scena di “Grand Passato Uno S-concerto”: 3 strumenti sul palco per dare vita ad uno spettacolo teatrale musicale. Vi siete mai domandati se l’originalità di qualsiasi opera artistica sia relativa o decretabile in modo oggettivo.
Nel mezzo si susseguiranno tutta una serie di altre interessanti recite. Carlo Decio presenta l’”Odissea”: “Grazie a tutti di questa seconda possibilità. L’anno scorso sono stato qui con Otello, ma quest’anno mi sono buttato nell’odissea, racconto meraviglioso. Odisseo è un eroe ma prima di tutto è un uomo, e attraverso il suo sentire faremo un viaggio di 20 anni (10 di guerra e 10 di ritorno)”. Le date: 8-10 novembre
Poi “90 minuti” del regista Francesco Leschiera, storia tratta dalla vita di un calciatore e allenatore ebreo, ungherese e deportato. Dopo una carriera di successi viene completamente dimenticato e allora è interessante capire: le persone scompaiono perché noi le facciamo scomparire. Il centro tematico è l’indifferenza. Dal 29 novembre al 1 dicembre.
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“Lo schiaccianoci” produzione Mogol. È uno spettacolo di repertorio del balletto classico e sembra cozzare con uno spazio piccolo ed emotivo come questo. È un progetto di teatro danza con ballerini tra i 19 e 22. Il coreografo: “Mi pongo davanti a questo spettacolo di repertorio con tante sfide da affrontare. Da un lato cercare di prendere spunto dai grandi coreografi, d’altra parte la volontà di capire se oggi è in grado di dire ancora qualcosa”. C’è il colore, c’è il pop, c’è l’immaginario visionario e c’è la magia del natale.
“Grasse risate, lacrime magre” di Paolo Faroni e Fabio. Poi “Fail”, di Francesca Franzè è un lavoro autobiografico, “racconta la storia del fallimento dell’azienda di mio padre in cui ero stata coinvolta. Il tema di questo naufrago, la fatica di diventare adulti quando si è inseriti in un sistema di scelte di cui si vede solo la fine e mai l’inizio. In scena c’è perimetro di barre a led con scarti di produzione di questa azienda”.
Poi “La culla” e dopo ancora la prima produzione di Factory32, regia Riccardo Italiano. “Il cala pranzi” è un classico del teatro contemporaneo: due sicari nello scantinato che devono uccidere una vittima e ricevono suggerimenti da un complice tramite un cala pranzi.
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“Cafards”, il buio dopo l’alba. È un atto unico, è un dramma psicologico in cui 5 personalità sono messe a confronto, ma tutte accumunate da un unico sentiment, la paura: della morte, dell’altri, di se stessi. “Noi siamo ciò che facciamo o le scelte che facciamo sono determinate dalla nostra personalità. Se mi trovassi di colpa in un’altra realtà cosa sarei, come mi comporterei, chi sarei, dove finirebbero tutte le mie convinzioni, la differenza tra bene e male”. 5 ragazzi che si trovano a lottare per la sopravvivenza del corpo e dell’anima
Factory32
Valentina aggiunge: “Resta per me sempre fondamentale la ricerca costante della qualità, caratteristica che contraddistingue anche la scelta degli insegnamenti della scuola”
Infatti fACTORy32 è scuola di teatro per bambini, ragazzi e adulti, guidata da professionisti di grande livello come Michael Rodgers che, oltre a essere insegnante di tre corsi in questo spazio, è anche consulente artistico del teatro. Insieme a lui, Pietro de Pascalis, Pachy Scompigliano e Lisa Vampa sono gli altri docenti.
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