Mark Zuckerberg dichiara Facebook è una media company
Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg fa inversione di marcia dopo le dichiarazioni di quest’estate. Durante un incontro per rispondere agli studenti dell’ateneo Luiss a Roma, gli venne chiesto se si sentisse un editore.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
Il CEO di Facebook rispose negativamente, dichiarandosi azienda tecnologica. Precisava di fornire strumenti per i media, non di esserlo diventato. Il ruolo di Facebook era quello di dar voce anche a opinione opposte. Le ultime dichiarazioni rivelano il contrario.
Qualcosa è iniziato a cambiare da quando è stato introdotto il nuovo form per segnalare le notizie false. O da quando è stato eletto il presidente Donald Trump.
Zuckerberg ha ammesso che la sua società ha responsabilità maggiori di quelle tecnologiche. Una seconda conferma la si sente durante una livechat con Sheryl Sandberg, collaboratrice operativa della società.
Facebook è diventata una media company
Mark Zuckerberg definisce la sua società come qualcosa di diverso da quello che siamo abituati a vedere. Dire che si tratti di un’azienda tecnologica è riduttivo.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Ma non si tratta neanche di una media company tradizionale. Facebook non scrive notizie. Fornisce invece tecnologie a chi decide di farlo. Il CEO puntualizza qui la responsabilità dell’azienda per i modi in cui queste innovazioni vengono impiegate.
Il ruolo di Facebook è considerato superiore. Non può essere minimamente paragonato con quello degli altri fornitori. Il loro bacino di utenti non è minimamente paragonabile col miliardo e mezzo di utenti del social.
Facebook ritiene ora di avere un ruolo di prima importanza nel dibattito pubblico. Si vocifera che l’azienda sia alla ricerca di un direttore editoriale. L’azione avrebbe lo scopo di favorire la diffusione di notizie di qualità sulla piattaforma.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
L’influenza sull’opinione pubblica
La diffusione di notizie senza fonte verificata è stata spesso asservita all’incremento di guadagno economico o prestigio politico. La vittoria dei repubblicani alle elezioni presidenziali USA con la nomina a presidente di Donald Trump viene imputata a questo fenomeno.
In Italia le notizie false più condivise provenivano da portali quali Liberogiornale e Gazzettadellasera. Dietro a questi portali sembra esserci la responsabilità di un’azienda con sede in Bulgaria.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.