Facebook cambia algoritmo per penalizzare i siti editoriali

Facebook è sempre stato il mezzo più facile per “ingannare” utenti presenti sulla piattaforma visto il gran numero.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
Uno di questi modi utilizzati è proprio il Clickbait.
L’azienda ci aveva già provato in precedenza a mettere fine allo spam creato, ma senza grandi risultati.
Questa volta ci riprova, Facebook è al lavoro su un algoritmo che individuerà in moto automatico tutti i Clickbait presenti sul sito.
“L’aggiornamento di allora ha aiutato il social network, ma abbiamo continuato a vedere pagine che si affidano a esche digitali. E le persone ci dicono che preferirebbero leggere titoli scritti in modo chiaro, che permettano loro di decidere come vogliono passare il loro tempo sul social“.
Queste frasi risalgono all’ultima volta che la società di Mark ha provato a fermare l’espansione.
Facebook contro il Clickbait: Ma cos’é?
Forse non sapete da dove proviene il termine ma vi assicuriamo che almeno una volta vi siete ritrovati davanti un di questi.
In poche parole si tratta di notizie false create per catturare il pubblico.
I creatori di tali contenuti utilizzano sempre titolo “a metà”, una specie di “clicca e lo saprai”.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
Ad esempio: “ORRORE AL PARCO: CIÒ CHE SUCCEDE È STRAVOLGENTE. [VIDEO] CLICCA QUI!”.
Sono dunque titoli che ci incuriosiscono, ma qual è lo scopo del Clickbait?
Naturalmente è sempre lo stesso, ovvero il guadagno.
L’intenzione è quella di farti cliccare in modo tale da entrare nel loro sito e visualizzare la pubblicità presente.
Tramite questo metodo i truffatori sul web riescono a racimolare soldi.
Riconoscere i Clickbait è facile, basterà leggere il titolo della notizia con più attenzione.
Spesso è proprio questo il motivo per cui ci ritroviamo il PCSmartphone colmo di virus.
Togliendo tale lato da Facebook, il social newtork si “ripulirebbe” da tutti i truffatori presenti.
La maggior parte degli argomenti trattati sono fasulli, dunque vi consigliamo di leggere le news attraverso fonti affidabili.
Sostieni Assodigitale.it nella sua opera di divulgazione
Grazie per avere selezionato e letto questo articolo che ti offriamo per sempre gratuitamente, senza invasivi banner pubblicitari o imbarazzanti paywall e se ritieni che questo articolo per te abbia rappresentato un arricchimento personale e culturale puoi finanziare il nostro lavoro con un piccolo sostegno di 1 chf semplicemente CLICCANDO QUI.