I progetti Play to Earn: che fine faranno dopo le gravi polemiche di Hamster Kombat e Catizen?pezzali
Origine dei progetti “to-earn”: speranza di guadagni stabili
Il panorama delle criptovalute ha assistito a un’esplosione di interesse verso i giochi basati su meccaniche “to-earn”, dando vita a una nuova modalità di guadagnare attraverso azioni quotidiane relativamente semplici. I giochi “play-to-earn” (P2E) hanno guadagnato terreno, offrendo agli utenti la possibilità di accumulare criptovalute e NFT mediante la partecipazione attiva nelle loro piattaforme.
Un caso emblematico in questo contesto è Axie Infinity, pioniere del settore. Per iniziare a giocare, gli utenti dovevano investire in un Axie, un animale domestico virtuale sotto forma di NFT. Completando sfide, partecipando a battaglie e avanzando nei livelli di gioco, gli utenti guadagnavano token da scambiare con valute digitali o fiat, oltre a vendere oggetti su mercati di criptovalute e NFT.
La popolarità di Axie Infinity è cresciuta notevolmente, specialmente durante il periodo della pandemia nel 2020. Con le restrizioni sanitarie e le perdite di lavoro, molti imprenditori filippini formarono guild per facilitare l’accesso ai giochi P2E, permettendo a persone comuni di finanziarsi attraverso questa nuova opportunità. Tuttavia, il sogno di guadagni stabili ha cominciato a svanire a causa dell’inflazione interna al gioco. La continua crescita della base utenti ha portato a un calo significativo del valore del token utility, Smooth Love Potion (SLP), creando una spirale discendente di offerta e domanda.
Negli alti picchi di utenti attivi, si contavano oltre 2,7 milioni, ma entro luglio 2024, il numero era sceso a poco più di 310.000. La calo è stato accentuato dalla correzione del mercato delle criptovalute e dal crollo del valore del Bitcoin dopo il suo massimo storico nel novembre 2021. La situazione di Axie Infinity riflette una lezione importante: il potenziale di guadagno è spesso oscurato da meccaniche insostenibili che portano alla flessione del mercato.
Il declino di Axie Infinity: lezioni apprese dalla popolarità
Il declino di Axie Infinity ha messo in luce l’instabilità intrinseca associata ai progetti “to-earn”. Sebbene avesse attirato milioni di giocatori e fosse considerato un’opportunità redditizia, la realtà è stata ben diversa. Con l’aumento della popolarità, il gioco ha iniziato a faticare a mantenere il valore dei suoi token. L’inflazione interna ha eroso il potere d’acquisto degli utenti e ha complicato ulteriormente l’ecosistema economico di Axie Infinity.
Un elemento cruciale del suo declino è stata la gestione del token Smooth Love Potion (SLP). Per sostenere una domanda costante, il gioco dipendeva da un flusso ininterrotto di nuovi giocatori disposti a investire in Axies e a guadagnare SLP. Quando il numero di nuovi utenti ha iniziato a calare, è diventato evidente che il sistema non era progettato per resistere a tali fluttuazioni. I picchi record di utenti attivi, che superavano i 2,7 milioni, hanno lasciato il posto a un drammatico crollo a 310.000 giocatori registrati entro luglio 2024.
Inoltre, la violazione della sicurezza avvenuta nel marzo 2022 ha fungito da catalizzatore per la perdita di fiducia nella piattaforma. Il furto di fondi ha alimentato l’incertezza tra i giocatori, esacerbando la loro frustrazione e spingendoli a ritirarsi. Le storie di utenti impoveriti e indebitati a causa delle promesse non mantenute di guadagni facili hanno sollevato interrogativi sulle strutture di supporto e sull’etica dell’intero segmento. A seguito di tali eventi, è chiaro che le dinamiche insostenibili non solo hanno influito sulla resa economica, ma hanno anche danneggiato irreparabilmente la reputazione di Axie Infinity.
Queste esperienze fungono da monito per il futuro. Le meccaniche di guadagno facili, quando non sono supportate da una solida progettazione economica, possono portare a esiti tragici, lasciando ai giocatori e agli investitori un regno di incertezze e perdite.
STEPN e il fallimento delle buone abitudini: una dinamica insostenibile
Nel contesto del declino dei giochi “to-earn”, il sorgere di piattaforme basate su meccaniche di “move-to-earn” ha attirato molta attenzione, con STEPN come esempio emblematico. Questo gioco ha inizialmente presentato una proposta brillante: incoraggiare gli utenti a mantenere uno stile di vita attivo, premiandoli attraverso guadagni reali per ogni passo compiuto. Sebbene nei suoi primi giorni gli utenti potessero effettivamente trarre profitto vendendo i token, la situazione è stata rapidamente compromessa da una crescita insostenibile.
Un elemento fondamentale del successo iniziale di STEPN è stata la capacità di tanti utenti di recuperare prontamente i loro investimenti. Tuttavia, l’evoluzione della base utenti ha generato un problema notevole: troppi giocatori hanno iniziato a scambiare i token in modo più aggressivo, convertendo il Green Satoshi Token (GST) in Green Metaverse Token (GMT), invece di utilizzare i primi per il loro scopo originario. Questa frenesia di scambio ha destabilizzato l’intero ecosistema monetario del gioco.
Le meccaniche ideate per mantenere il valore del token si sono rivelate, alla fine, inefficaci. Nonostante la dichiarazione degli sviluppatori che il progetto avesse un’economia solida, le strutture non hanno retto il peso della crescente domanda. I numeri parlano chiaro: se nel maggio 2022 STEPN contava oltre 705.000 utenti attivi, entro settembre 2024 questo numero si è ridotto a meno di 19.000.
Nonostante i tentativi di creare un sistema di tokenomics robusto, la realtà è che il modello di STEPN si stava avvicinando sempre di più a un’operazione insostenibile, in cui nuovi giocatori contribuivano a pagare quelli esistenti, simile a un sistema piramidale. Questo ha evidenziato una verità scomoda nell’industria dei giochi “to-earn”: il promettere guadagni facili, senza una solida base economica, porta inevitabilmente a perdite catastrofiche e a un calo dell’interesse degli utenti.
Il meccanismo “tap-to-earn” e l’illusione del guadagno facile
Nell’evoluzione dei progetti che offrono guadagni legati a semplici associazioni di azioni, è emersa una nuova tendenza chiamata “tap-to-earn”. Questi giochi si caratterizzano per la loro capacità di generare profitti per gli utenti attraverso l’azione di premere semplicemente sullo schermo, senza la necessità di un coinvolgimento più lungo o complesso. Un esempio significativo di questa meccanica è Hamster Kombat, che ha rapidamente raccolto l’interesse di milioni di utenti, ma la cui sorte è adesso segnata da una delusione collettiva.
La scarsa comprensione dei fondamenti economici del progetto ha instillato dubbi sul suo successo a lungo termine. Con il 75% dell’offerta totale di token destinata alla comunità, la maggior parte degli utenti coinvolti si è rivelata una massa di neofiti o semplicemente alla ricerca di opportunità rapide. Questo scenario ha comportato un’elevata pressione sulla valuta dopo l’introduzione nel mercato, con molti di questi nuovi utenti pronti a liquidare i propri token al primo segnale di guadagno, contribuendo a una drastica diminuzione del valore dei token stessi.
In aggiunta, le meccaniche di referral applicate a Hamster Kombat hanno amplificato il bacino d’utenza iniziale, attirando molti a investire in questo sistema apparentemente vantaggioso. Tuttavia, questo modello ha comportato un rischio significativo, poiché un gran numero di utenti che entra senza una reale comprensione del gioco tende a rifugiarsi in vendite massicce in cerca di rapidi guadagni. La mancanza di una visione a lungo termine ha messo in discussione la sostenibilità stessa del progetto.
In questo contesto, è essenziale considerare le implicazioni di tali meccaniche, dove la promessa di facile guadagno può trasformarsi rapidamente in un’illusione. Coloro che rimangono attratti da simili opportunità devono essere consapevoli che il successo di questi progetti è spesso legato a frazioni fragili e variabili e che il rischio di fallimento è un risultato probabile in un panorama competitivo sempre più saturato.
Futuro incerto: impareremo dagli errori passati?
Nonostante le delusioni passate, emerge la questione se il settore delle criptovalute possa evolvere grazie agli errori commessi dai progetti “to-earn”. Yat Siu, co-fondatore e presidente di Animoca Brands, ha sottolineato la carenza di canali distributivi consolidati per i giochi basati sulla blockchain. Le piattaforme come l’Apple App Store e Steam tendono a limitare l’accesso a giochi che integrano NFT, ostacolando la loro espansione verso un pubblico più ampio.
Tuttavia, man mano che sempre più giocatori si avvicinano alla blockchain tramite app accessibili come Telegram Mini Apps, la probabilità di una crescente popolarità per questi prodotti potrebbe incentivare gli sviluppatori di giochi tradizionali a investire in modo più audace nel settore del gaming web3. Questo fenomeno ricorda l’evoluzione dei giochi mobili, che hanno superato le barriere iniziali e sono diventati un modello di business predominante.
Bozena Rezab, co-fondatrice e presidente di GAMEE, offre una visione opposta, sostenendo che i progetti “to-earn” stimolino l’adozione di criptovalute, portando benefici all’industria nel suo complesso. Cita il caso di Hamster Kombat, che ha distribuito token a 131 milioni di utenti, un numero eccezionalmente alto rispetto ai tassi di adesione precedentemente registrati nel settore web3, che solitamente oscillavano tra migliaia e decine di migliaia.
Questa situazione suggerisce che ci sia un potenziale significativo nel casual gaming e attraverso piattaforme come Telegram per promuovere l’adozione della cryptovaluta. Tuttavia, il paradosso rimane: chi trae profitto dai progetti “to-earn”? Storicamente, i benefici maggiori sembrano essere riservati ai creatori e ai partecipanti più precoci. Sebbene ci siano esempi di utenti in grado di ritirare denaro dalle loro vincite, la sostenibilità e l’affidabilità di questo modello sono state messe in discussione. Con il dominio di innovazioni legate a sistemi piramidali e la necessità di un continuo afflusso di nuovi utenti, la prospettiva di un futuro solido per i progetti “to-earn” resta incerta.