EU dice addio a Shein e Temu: nuove tasse per gli e-commerce low-cost e spedizioni più costose
Misure contro i rivenditori e-commerce a basso costo
Il mercato europeo è attualmente inondato da pacchi economici provenienti da rivenditori online asiatici, con marchi come AliExpress, Shein e Temu che dominano il panorama. Le informazioni raccolte dal Financial Times indicano che l’Unione Europea sta valutando misure restrittive per affrontare il flusso di beni importati a basso costo, in risposta a crescenti preoccupazioni legate a sicurezza e contraffazione.
Attualmente, Non sono previsti dazi doganali per i beni il cui valore è inferiore ai 150 euro. Tuttavia, l’UE non prevede l’eliminazione di questa soglia, considerando che monitorare fisicamente tutti i pacchi in arrivo risulta impraticabile. Ogni secondo, circa 40 pacchi giungono nei porti o aeroporti dei Paesi Bassi, rendendo difficile la supervisione.
Preoccupazioni sulla sicurezza e contraffazione
Il crescente afflusso di prodotti a basso costo ha sollevato serie inquietudini riguardo alla sicurezza dei consumatori e alla diffusione di merci contraffatte. Prodotti non conformi agli standard di qualità e sicurezza dell’UE possono comportare rischi significativi per gli acquirenti, oltre a minare la fiducia nel mercato unico europeo. Questo scenario ha spinto l’Unione a prendere in considerazione misure che potrebbero garantire una maggiore protezione per i consumatori.
Strategie e negoziati dell’UE per le tasse sulle importazioni
Per affrontare queste sfide, la Commissione Europea sta esaminando la possibilità di istituire una commissione amministrativa per ogni pacco importato o, in alternativa, di applicare una tassa sui ricavi delle piattaforme di e-commerce. Entrambe le opzioni potrebbero innescare negoziati prolungati tra la Commissione, l’Organizzazione Mondiale del Commercio e i 27 Stati Membri dell’Unione. Questo approccio mira a far lievitare i costi per gli importatori, rendendo meno vantaggioso l’accumulo e la vendita di prodotti a basso costo direttamente dalla Cina.
Preoccupazioni sulla sicurezza e contraffazione
Il rapido afflusso di beni a prezzi stracciati ha suscitato preoccupazioni significative in merito alla sicurezza e alla qualità dei prodotti disponibili sul mercato europeo. Numerosi articoli importati, non soggetti a controlli rigorosi, possono violare le normative europee relative alla sicurezza dei consumatori, esponendo gli acquirenti a rischi potenzialmente gravi. Inoltre, la diffusione crescente di merci contraffatte danneggia non solo i consumatori, ma anche le aziende autentiche, minando la loro reputazione e i loro incassi.
La questione della contraffazione si estende oltre la semplice violazione dei diritti di proprietà intellettuale; coinvolge anche la salute pubblica, in particolare per prodotti come abbigliamento, cosmetici e articoli elettronici, che possono contenere materiali dannosi. In questo contesto, l’Unione Europea sta affrontando la necessità di implementare misure più incisive per tutelare i consumatori e salvaguardare il mercato unico, rendendo prioritario il rispetto dei standard di qualità e sicurezza imposti dalla legislazione comunitaria.
Strategie e negoziati dell’UE per le tasse sulle importazioni
La Commissione Europea sta valutando attentamente strategie che comportino l’introduzione di una tassa per la gestione amministrativa su ciascun pacco importato, così come una potenziale tassa sui ricavi delle piattaforme di e-commerce. Queste proposte, sebbene possano sembrare semplici misure fiscali, richiederebbero negoziati complessi con vari attori, inclusi membri dell’Organizzazione Mondiale del Commercio e i 27 Stati Membri dell’Unione Europea. Tali confronti potrebbero estendersi nel tempo, complicando l’implementazione di eventuali cambiamenti.
Il motivo principale di queste discussioni è la necessità di allineare le normative europee con la crescente pressione esercitata dai prodotti importati a basso costo, qualora si voglia salvaguardare il mercato interno e i diritti dei consumatori. Facendo aumentare i costi per gli importatori, l’UE sta tentando di creare un ambiente più equo e competitivo per i rivenditori europei, promuovendo al contempo il rispetto delle norme di sicurezza. Questo approccio si propone di valutare l’efficacia praticata sopra e riportare l’attenzione sulla qualità e sulla sicurezza delle merci disponibili nell’Unione.