Economisti avvertono sul mercato immobiliare: i costruttori di case stanno perdendo fiducia e l’allerta si intensifica

Condizioni attuali del mercato immobiliare
Il mercato immobiliare sta attraversando una fase di debolezza significativa, con l’analisi del capo economista di Moody’s Analytics, Mark Zandi, che evidenzia la situazione allarmante. Zandi, in una serie di post su X, ha recentemente sollevato un “giallo” per la situazione del mercato, ma ora ritiene che sia più appropriato lanciare un “rosso” a causa del deterioramento della prospettiva economica. Le previsioni indicano che le vendite di case, la costruzione e persino i prezzi delle abitazioni subiranno un declino se i tassi ipotecari non scendono significativamente dal loro attuale livello vicino al 7%, un evento considerato poco probabile. I dati rivelano che, sebbene le vendite di case esistenti siano aumentate inaspettatamente a maggio, il ritmo complessivo rimane il più lento dal 2009, dimostrando che la tipica stagione di vendita primaverile non sta riprendendo come ci si aspettava. Pertanto, l’analisi attuale del mercato evidenzia segnali di allerta che dovrebbero preoccupare gli investitori e i professionisti del settore.
Diminuzione delle vendite e della costruzione di abitazioni
Le recenti statistiche indicano un calo netto nelle vendite di nuove abitazioni e nella costruzione di case, evidenziando un trend preoccupante all’interno del mercato immobiliare. Secondo Zandi, le vendite di nuove case unifamiliari sono crollate del 13,7% a maggio rispetto al mese precedente, mentre i permessi per nuove costruzioni hanno subito una flessione simile. Questi dati suggeriscono che i costruttori, di fronte a costi elevati e tassi d’interesse che si aggirano attorno al 7%, stanno allentando la loro attività. È significativo notare che molti costruttori stanno ritardando gli acquisti di terreni, un chiaro segnale di come il mercato stia attraversando una fase di stagnazione. La combinazione di vendite in calo e la diminuzione dei cantieri avviati solleva interrogativi sulla capacità dei costruttori di ripristinare un’attività sostenibile nel breve termine. Zandi sottolinea che, finché i tassi rimarranno elevati, la prospettiva per il mercato delle nuove costruzioni continuerà a essere negativa, con conseguenze evidenti per l’intero settore immobiliare e per l’economia più ampia.
Pressione sui prezzi delle case
La situazione attuale dei prezzi delle case mostra segnali di incertezza e instabilità. Secondo l’analisi attenta di Mark Zandi, i prezzi delle abitazioni, dopo aver mantenuto una certa stabilità, stanno ora registrando segni di declino. I tassi di interesse sui mutui che si attestano vicino al 7% stanno infliggendo un peso significativo sulla domanda, causando un aumento della pressione al ribasso sui prezzi. Una recente relazione sul mercato immobiliare di Case-Shiller ha chiarito che l’indice delle case nelle 20 maggiori città ha subito una diminuzione mensile dello 0,3% ad aprile, un valore più alto rispetto alla revisione al ribasso dello 0,2% di marzo. Il cambiamento nei costi delle abitazioni si riflette anche nelle strategie dei costruttori: il 38% di loro ha deciso di abbassare i prezzi a luglio, un incremento rispetto al 37% di giugno. Questi dati indicano una tendenza preoccupante che evidenzia una crescente impossibilità da parte dei costruttori di sostenere i prezzi in un contesto di domanda in calo. L’aumento delle cancellazioni di inserzioni immobiliari, combinato con la stagnazione dei prezzi, suggerisce che molti acquirenti e venditori stanno cercando di adattarsi a una realtà di mercato in evoluzione, ma i dati suggeriscono che la tendenza potrebbe continuare a deteriorarsi se le condizioni non migliorano rapidamente.
Aumento dell’offerta e disdire le inserzioni
Il panorama dell’offerta nel mercato immobiliare sta subendo cambiamenti significativi, con un aumento delle inserzioni e un numero crescente di cancellazioni, il che indica un clima di instabilità e incertezza. Secondo le analisi recenti, le inserzioni di immobili stanno crescendo, dato che anche i proprietari con mutui pre-pandemia a tassi vantaggiosi si trovano costretti a vendere. Questa situazione è accentuata dalle necessità lavorative e demografiche, poiché molti “locked-in homeowners” non possono evitarlo a lungo. Come sottolineato da Zandi, la pressione sui venditori aumenta, dato che devono affrontare tassi di interesse più alti quando cercano nuove abitazioni. Le statistiche rivelano che le cancellazioni delle inserzioni sono aumentate del 35% dall’inizio dell’anno e del 47% nel solo maggio rispetto all’anno precedente, un tasso che supera l’espansione delle inserzioni attive, segnalando una dissonanza tra l’offerta e la domanda disponibile.
Le dinamiche attuali indicano anche che le condizioni di vendita siano talmente difficili che molti proprietari, dopo non aver trovato acquirenti nel mercato, decidono di ritirare i loro immobili dall’offerta. Questa tendenza è indicativa di una saturazione del mercato, in cui le speranze di avvicinarsi a prezzi da parte dei venditori si scontrano con una domanda debole. Secondo un rapporto di Realtor.com, questo fenomeno di aumento di cancellazioni segnala un mercato in cui le aspettative di vendita non vengono soddisfatte, suggerendo una potenziale recessione nel settore immobiliare. La combinazione di un aumento dell’offerta e di una crescente difficoltà di vendita diventa così un elemento cruciale da considerare per chi opera nel settore, con ripercussioni potenzialmente significative nell’andamento del mercato e del settore economico nel suo complesso.
Impatto sull’economia globale
Il deterioramento del mercato immobiliare si riflette chiaramente sulle prospettive economiche complessive, creando un clima di preoccupazione tra gli esperti e gli analisti. Secondo Mark Zandi, il capo economista di Moody’s Analytics, il settore immobiliare rischia di diventare un grave ostacolo alla crescita economica. Con i tassi ipotecari che si mantengono intorno al 7%, il potere d’acquisto dei consumatori è ridotto, il che influisce negativamente sulle vendite di case e sull’attività dei costruttori. Zandi rileva che la situazione sta già causando preoccupazioni in merito alla sostenibilità della crescita economica. La debolezza del mercato immobiliare si somma a fattori già esistenti come le tariffe commerciali imposte dall’amministrazione Trump, creando una tempesta perfetta che potrebbe portare a una recessione. Con i segnali di avvertimento sempre più frequenti, è fondamentale monitorare attentamente come questo settore influenzi il resto dell’economia. I rischi associati a un mercato immobiliare in calo possono avere ripercussioni su altri aspetti economici, creando una spirale negativa che è difficile da invertire.