Il dossier dettagliato sullo stato di salute di internet arriva da Akamai che tasta il polso della rete mondiale
Ogni trimestre gli esperti analisti di Akamai, azienda di riferimento nel settore del cloud, provvedono a stilare un dossier dettagliato sullo stato di salute della rete globale di internet: vengono presi in esame diversi parametri, dalla velocità media di connessione al grado di vulnerabilità rispetto a intrusioni di hacker e attacchi DDos nei confronti di siti specializzati in e-commerce come eBay e Amazon.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
In particolare, stando agli ultimi dati aggiornati a giugno 2013, in Europa si viaggia mediamente a una velocità di 3,3 Mbps, con un incremento del 5% rispetto a marzo 2013: Svizzera e Paesi Bassi sono le nazioni in grado di offrire connessioni a oltre 10 Mbps su tutto il proprio territorio, mentre Svezia e Gran Bretagna si assestano tra gli 8 e i 9 Mbps.
In tutto ciò, come sta messa l’Italia rispetto al panorama europeo? Il nostro Belpaese è ancora indietro, ma il gap con le nazioni più avanzate si è comunque ridotto: rispetto all’ultimo periodo di riferimento si è registrata una crescita di circa il 10% e la velocità media di connessione è stata stimata intorno ai 5 Mbps, con un picco di traffico pari a 23 Mbps. Si trattano di cifre non esaltanti ma neanche eccessivamente scoraggianti, e in futuro si aspettano miglioramenti ancora più significativi per quanto concerne la qualità dei servizi in rete fruibili dalle nostre parti.
Akamai ha fatto il punto della situazione anche sul traffico mondiale di internet: sarebbero state infatti registrate ben 750 milioni di connessioni da parte di altrettanti indirizzi IP, il che significa che il numero complessivo di persone che hanno navigato on-line è decisamente maggiore, considerando che un indirizzo IP, spesso e volentieri, è condiviso con altri.
Un altro dato sicuramente interessante è il seguente: praticamente la metà dei tentativi di connessione verso la piattaforma Akamai è stata effettuata a una velocità superiore ai 4 Mbps, con un aumento del 25% rispetto allo stesso periodo del 2012. A sostenere questa tesi è David Belson, uno dei relatori del rapporto, sottolineando come nel frattempo sia calato anche il numero di Paesi dove la velocità media è inferiore a 1 Mbps: oggi sarebbero soltanto 11 e la cifra è senz’altro destinata a diminuire ulteriormente. Alla luce di questi dati, all’Akamai esprimono un cauto e moderato ottimismo sulla diffusione della banda larga a livello mondiale da qui ai prossimi anni.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
Buone notizie arrivano anche dal fronte della sicurezza: in Europa si sarebbero ridotti di quasi il 10% gli attacchi cibernetici, basti pensare che solamente lo 0,5% delle minacce proviene dall’Italia. L’Indonesia, invece, si conferma la nazione più a rischio poiché quasi il 40% delle intrusioni proviene da lì, mentre Cina e Stati Uniti si assestano rispettivamente al secondo e terzo posto. Infine, il numero di attacchi DDoS registrati da Akamai ammonta a 318 e la maggior parte di essi ha preso di mira il settore delle imprese.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.