Dettatura vocale Windows migliore con riconoscimento parolacce per una comunicazione più naturale e fluida

Funzionalità di dettatura vocale e filtro delle parolacce
Windows continua a evolversi per garantire esperienze sempre più vicine al modo naturale di comunicare degli utenti. Tra le innovazioni più rilevanti dell’ultimo aggiornamento per la dettatura vocale spicca la possibilità di gestire il filtro delle parolacce, una novità che apre al riconoscimento fedele di qualsiasi espressione verbale senza restrizioni automatiche imposte dal sistema. Questa scelta segna un importante cambiamento nell’approccio alla libertà linguistica digitale, rispondendo alle necessità di una comunicazione più autentica e non limitata da censura software.
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La dettatura vocale di Windows ha storicamente implementato un filtro automatico che censurava le espressioni considerate volgari, sostituendole con asterischi per evitare imbarazzi o situazioni poco professionali. La nuova funzionalità permette di disattivare questa barriera, consentendo al sistema di trascrivere integralmente qualsiasi parola pronunciata, incluse le parolacce, senza alterazioni.
Questa scelta non è casuale: Microsoft ha dichiarato che l’implementazione risponde alle richieste continue della community che desiderava maggiore controllo sul comportamento della dettatura. Sebbene il filtro sia disattivabile, rimane attivo di default per tutelare gli utenti in contesti formali, evitando trascrizioni potenzialmente problematiche.
La novità è al momento disponibile esclusivamente per i membri del programma Windows Insider nel canale Dev, dove viene testata per valutarne l’efficacia e l’accoglienza prima di una diffusione più ampia a tutti gli utenti di Windows 11. Si tratta di un passo significativo verso una tecnologia che impara ad adattarsi al linguaggio reale e non più a criteri rigidi di censura.
Come attivare e disattivare il filtro nel sistema Windows
Per gestire il filtro delle parolacce nella dettatura vocale di Windows 11, l’utente deve avviare la funzione premendo la combinazione di tasti Win + H, che attiva il pannello di dettatura. Una volta aperta l’interfaccia, è necessario accedere all’icona delle impostazioni, rappresentata da un ingranaggio, per visualizzare le opzioni disponibili. Tra queste compare una nuova voce denominata “Filter profanity”, che consente di abilitare o disabilitare il filtro di censura sulle espressioni volgari.
Se il toggle del filtro viene disattivato, il sistema trascriverà fedelmente qualsiasi parola pronunciata, comprese le parolacce, senza sostituirle con asterischi o simboli. Questo permette una resa del linguaggio più naturale e aderente al parlato reale. Microsoft ha previsto però che l’impostazione rimanga attiva di default per evitare che trascrizioni offensive o inappropriate emergano in automatico, salvaguardando così l’uso professionale e pubblico del sistema.
Attualmente questa funzione è esclusiva degli utenti iscritti al programma Windows Insider nel canale Dev, destinato ai tester e agli sviluppatori. Questa fase di sperimentazione permette di monitorare il comportamento della dettatura senza filtro e raccogliere feedback prima di un eventuale rilascio stabile. Nei prossimi aggiornamenti, se non verranno riscontrati problemi rilevanti, è prevedibile un’estensione dell’opzione anche alla più ampia base utenti di Windows 11 tramite distribuzioni ufficiali.
Altre novità e miglioramenti basati sull’intelligenza artificiale
L’ultimo aggiornamento di Windows 11 Insider Preview non si limita all’introduzione del toggle per il filtro delle parolacce, ma include anche un pacchetto di innovazioni basate sull’intelligenza artificiale volte a migliorare l’interazione utente-pc attraverso funzionalità contestuali e semplificazioni operative.
Tra le novità più innovative spicca Click-to-Do, una funzione che potenzia il tradizionale menu contestuale con suggerimenti intelligenti basati sul contenuto visualizzato sullo schermo, sfruttando elaborazioni AI locali. Questo consente di ottenere azioni rapide, contestualizzate e personalizzate, incrementando notevolmente la produttività.
Parallelamente, Microsoft ha implementato un sistema di ricerca evoluto che permette di interrogare i file salvati sul dispositivo usando il linguaggio naturale, superando così la necessità di ricordare nomi esatti o parole chiave specifiche. Questa tecnologia migliora sensibilmente l’efficienza dell’accesso alle risorse memorizzate.
È importante sottolineare che tali funzionalità AI avanzate richiedono dispositivi dotati di unità di elaborazione neurale (NPU) con potenza computazionale minima di 40 TOPS, come previsto per i sistemi Copilot+. Questo garantisce prestazioni fluide e un’implementazione ottimale sfruttando un’intelligenza artificiale di nuova generazione direttamente integrata nel sistema operativo.
Il percorso di Microsoft nel rafforzare l’integrazione tra AI e interfacce utente rappresenta una strategia chiave per adattare Windows alle esigenze contemporanee, creando un ambiente operativo sempre più smart, personalizzato e reattivo alle richieste dinamiche degli utenti professionali e consumer.
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