Design Week: il centro storico milanese torna con “5 vie”
di Letizia Dehò
Il 2019 è un anno importante per il design Milanese: la SIAM (Società di Incoraggiamento per Arti e Mestieri) celebra il 180esimo anno di attività e il progetto ”5 vie” festeggia il sesto anno consecutivo di promozione e sviluppo del design italiano attraverso mostre, esibizioni , conferenze e dibattiti, inserendosi all’interno del tradizionale evento del “Salone del mobile”.
Un momento che non solo ricorda il lavoro degli anni passati, ma che guarda anche al futuro introducendo nuove iniziative sempre più ricercate e stimolanti.
MUSEO DIFFUSO DEL DESIGN
La linea di principio che ha fatto, e farà, da guida nel percorso proposto al pubblico è quella di un “museo diffuso del design” cosi che “5 vie” si confermi un luogo di incontro e soprattutto di connessione tra ambiti diversi dell’arte, della moda, della tecnologia. Per sottolineare questo aspetto aperto e integrativo, l’organizzazione ha pensato di anticipare una parte dell’evento, il Forum, al 14 marzo durante la Digital Week . Un design, dunque, che è interpretato a 360 gradi e che cerca di coinvolgere in modo sempre più attivo anche il mondo del sociale e del territorio. Tra i tanti progetti sviluppati in questa direzione c’è l’idea di “Stanze sospese”, sostenuto dalla Fondazione Allianz Umanamente, che si occupa di ripensare gli arredi delle camere di pernottamento del carcere di Opera.
IL COMUNE DI MILANO
“5 vie” è stato, sin dall’inizio (6 anni fa), sostenuto dal comune di Milano, sempre più attento a questo tipo di manifestazioni in cui vede sia un’occasione di rivitalizzazione dell’area storica della città sia un momento promotore di contenuti di grande importanza. A proposito interviene Cristina Tajani (Assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive, Moda e Design): “Siamo convinti che il Fuorisalone non rappresenti solo una valida occasione di confronto per gli operatori e gli addetti ai lavori ma sia, soprattutto, un’opportunità per la città capace di offrire la possibilità di avvicinarsi al bello e al ben fatto grazie ai nuovi linguaggi creativi del design che spesso si pongono in continuità con una lunga tradizione di artigiani e attività già presenti nei singoli quartieri della città”.
La volontà è di promuovere Milano anche nel segno della creatività e dell’innovazione.
La volontà è di promuovere Milano anche nel segno della creatività e dell’innovazione.
I PROGETTI
Anche quest’anno i progetti proposti da “5 vie” sono innumerevoli e molto diversi tra loro per soddisfare tutti i gusti. Da “Human code” di Roberto Sironi, in cui i temi fondamentali sono il riassunto dei suoi numerosi anni di studio (big data, antropologia e intelligenza artificiale), a “Il pesce e gli Astanti” di Carlo Massoud, che invece è solito raccontare questioni sociali con uno sguardo disincantato e leggero e quest’anno guarderà alla religione e ai riti.
A questi si aggiungono “L’Ultima Cera” di Anton Alvarez, “Connect” prodotto con il sostegno dei Paesi Bassi, “The Litta Variations/Opus 5 “ presso Palazzo Litta, il “Design Pride” a cui l’anno scorso hanno partecipato 4.000 giovani.
Gli eventi di “5 vie” che si sviluppano nei giorni della Design Week (8-14 aprile) sono talmente numerosi che risulta impossibile elencarli tutti, ma hanno tutti un comune dedicatario: Ugo La Pietra, artista attivo dal 1962 e impegnato nel rapporto “individuo-ambiente”.
L’edizione 2019 gli è stata dedicata con la sua mostra personale di Design territoriale “Genius Loci” il cui scopo è di riportare in vita quelle energie sotterranee provenienti dalle risorse del nostro territorio, che ancora non sono state recuperate e sfruttate in modo sufficientemente organizzato e consapevole dai privati e dalle istituzioni.
Letizia Dehò