Instagram bandisce l’hashtag curvy
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Novità da social network, altamente contestabile: Instagram bandisce l’hashtag #curvy, simbolo di una visione positiva del corpo femminile ed espressione ormai celebrata dalle stesse riviste di moda.
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Dopo la causa contro i seni femminili scoperti, l’esclusione dell’hastag “curvy” è destinata a innalzare un altro grido di protesta da parte di coloro che usano la parola per celebrare il sentirsi a proprio agio nel proprio corpo, qualsiasi sia la taglia.
Invece, l’hashtag curvy va a fare compagnia alla serie di emoji della melanzana (ugualmente vietate), ma è possibile comunque ancora utilizzare gli escamotage più estesi come “curvygirl”, “curvyfashion” e “curvywomen”.
Un portavoce di Instagram ha detto a Mashable che la cancellazione è dovuta al fatto che la parola venisse usata per promuovere immagini che violavano le linee guida della comunità: “Posso confermare che abbiamo bloccato l’hashtag #curvy. Era utilizzato per condividere contenuti che violavano le linee guida mostrando nudità. Tenete presente che il blocco non ha nulla a che vedere con il termine ‘curvy’ stesso.”
I termini “skinny”, “thin” e “vaginas”, tuttavia, si possono ancora cercare.
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L’artista e attivista Sam Roddick (a cui è stato cancellato l’account di Instagram per sempre per aver postato una foto allusiva), ha spiegato a HuffPost UKLifestyle: “Hanno bannato immagini di donne che allattano, smagliature, immagini casalinghe delle mestruazioni e opere classiche che raffiguravano in modo rispettoso donne nude, ed ora bandiscono l’hashtag #curvy. Mentre lasciano “bitch”, “fat slag”, “hookers”, “thin” – questa non è una piattaforma per donne, specialmente per le ragazze giovani (come ben sappiamo Instagram è popolato di immagini di nudo di donne che, sessualmente parlando, vendono realmente il proprio corpo).”
Mentre è concepibile il perché le immagini sessualizzate vengano rimosse dalla piattaforma, l’eliminazione dell’hashtag curvy sembra una regressione in mezzo a movimenti online estesi che promuovono la diversità e l’accettazione.
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