Crypto Alliance chiede chiarezza regolamentare urgente per il mercato europeo delle criptovalute

MiCA: un passo storico per il settore crypto
Durante la recente conferenza stampa organizzata dalla MiCA Crypto Alliance, esperti di spicco nel campo delle criptovalute hanno dibattuto sull’importanza trasformativa del regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets) per il settore in Europa. Le opinioni espresse dai relatori hanno evidenziato l’attenzione necessaria da dedicare alla concretezza dell’attuazione di queste normative, che rappresentano un momento cruciale per il mercato crypto. Difatti, l’unanime consenso è che, sebbene il regolamento MiCA segni un progresso significativo per l’industria, la sua efficacia è minacciata da disparità nell’attuazione a livello nazionale.
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Tra i relatori principali si annoverano nomi illustri quali Isadora Arredondo, Global Policy Director di Hedera; Alireza Siadat, Head of Blockchain & DLT di Deloitte; Emilie Moritz, CEO di Safello; e Alexandra Lloyd, Risk & Compliance Manager di YouHodler. Moderato da Magnus Jones, Board Member della Nordic Blockchain Association, l’incontro ha messo in luce gli sforzi collettivi necessari per garantire l’attuazione senza conflitti delle nuove direttive.
La conferenza ha messo in evidenza che, sebbene il regolamento rappresenti indubbiamente un passo storico, i particolari sulla sua attuazione rimangono cruciali. L’industria sta attendendo un chiarimento immediato della situazione normativa, spinta dal desiderio di stabilità e sulla necessità di evitare l’immobilismo causato da processi burocratici non omogenei. Siadat ha esemplificato le difficoltà caratteristiche, sottolineando come situazioni analoghe a quella tedesca potrebbero ripetersi in tutta Europa, se non ci saranno interventi diretti e immediati per armonizzare le applicazioni nazionali delle normative.
Implementazione frammentata del regolamento MiCA
La discussione al centro della conferenza ha messo in evidenza l’importanza di una attuazione coesa e uniforme del regolamento MiCA in Europa. Gli esperti hanno sottolineato che, mentre il MiCA rappresenta un passo significativo per il settore delle criptovalute, la sua implementazione rimane frammentata, portando a significative disuguaglianze tra i vari Stati membri. Ad esempio, Alireza Siadat ha ricordato che in paesi come la Lituania e la Lettonia, le autorizzazioni vengono generalmente elaborate in un arco temporale di 5-6 mesi, contrastando con le lunghe attese che si registrano in nazioni come Italia e Lussemburgo, dove i regolatori si avvalgono dei 18 mesi disponibili prima di dare una risposta.
Questa disparità ha assunto rilevanza particolare poiché le aziende, trovandosi in uno stato di incertezza operativa, non possono avviare i loro servizi trasfrontalieri. Siadat ha insistito sul fatto che non è più accettabile che un’applicazione venga respinta senza una comunicazione chiara da parte delle autorità nazionali competenti. Le aziende, quindi, si trovano bloccate in un limbo burocratico, evidenziando l’urgenza di un dialogo diretto e costruttivo tra le parti interessate e i regolatori.
Insomma, la sicurezza operativa del mercato crypto è a rischio se ogni paese continua a muoversi con criteri e tempistiche differenti. La necessità di standard e procedure condivise è quindi fondamentale per garantire non solo la legittimità delle operazioni crypto, ma anche la competitività del settore europeo a livello globale.
Dialogo necessario tra industria e autorità
Nel contesto attuale del mercato crypto, il dialogo tra industria e regolatori emerge come un fattore cruciale per garantire un’evoluzione armoniosa e sostenibile del settore. I relatori della conferenza hanno evidenziato che la maggior parte dei regolatori proviene da settori con una regolamentazione tradizionale, come quello finanziario o del gioco d’azzardo; di conseguenza, spesso non possiedono una comprensione adeguata delle tecnologie blockchain e delle loro potenzialità. Alexandra Lloyd ha rimarcato che le decisioni vengono prese senza basamenti tecnici solidi, il che può portare a misure punitive e poco efficaci per un settore in rapida evoluzione.
La maggiore richiesta dell’industria è di stabilire canali di comunicazione diretti e continuativi con le autorità competenti. Non basta una consultazione formale; è essenziale organizzare eventi, workshop e incontri diretti, in cui le aziende possano esporre le loro esigenze e preoccupazioni, e i regolatori possano acquisire un quadro reale della situazione. Solo attraverso un dialogo aperto si potrà raggiungere una comprensione reciproca e un approccio normativo più equilibrato.
Inoltre, come sottolineato da Emilie Moritz, è fondamentale che il regolamento MiCA non diventi un ostacolo per l’innovazione. La costruzione di un ecosistema normativo favorevole alla sperimentazione e alla crescita è necessaria per mantenere l’Europa competitiva a livello globale, evitando che il settore venga soffocato da regole rigide e poco flessibili. L’incontro ha lasciato intendere l’importanza di lavorare insieme per il bene comune, dove un coordinamento efficace tra industrie emergenti e istituzioni regolatorie potrebbe giovare a entrambe le parti, promuovendo un’innovazione responsabile e inclusiva.
Equilibrio tra regolamentazione e innovazione
Il dibattito sulla regolamentazione delle criptovalute ha messo in risalto la necessità di trovare un equilibrio tra le esigenze di regolamentazione e l’innovazione. Emilie Moritz, CEO di Safello, ha illustrato il percorso intrapreso dalla sua azienda svedese, evidenziando come il passaggio a un’istituzione finanziaria regolamentata sia stato sia un’opportunità che una sfida. “Le richieste regolatorie sono elevate e necessarie, ma devono essere accompagnate da un’attenzione alla sostenibilità e alla fattibilità economica delle operazioni”, ha affermato. Questa osservazione evidenzia un aspetto cruciale: le misure normative devono promuovere un ambiente favorevole all’innovazione senza soffocarla.
Moritz ha ulteriormente sottolineato che l’Europa si trova in un momento cruciale, caratterizzato da un entusiasmo crescente e da reali opportunità di sviluppo nel settore crypto. Tuttavia, per capitalizzare questa energia, è indispensabile creare un ecosistema normativo che sostenga le imprese piuttosto che ostacolarle. La resilienza e la capacità di adattamento del mercato crypto europeo possono rimanere intatte solo se le regole sono disegnate tenendo conto delle dinamiche in continua evoluzione del settore.
In aggiunta, emergono delle critiche riguardo alla rigidità delle regolamentazioni proposte, che potrebbero rivelarsi un peso per le startup e le aziende innovative. Le misure devono essere flessibili e adeguate, in modo da permettere alle nuove tecnologie di integrarsi senza subire eccessive restrizioni. Gli speaker dell’incontro hanno espresso un consenso unanime sulla necessità di linee guida chiare e comuni per evitare il rischio di offuscare il potenziale innovativo del mercato in Europa.
Il messaggio che si evince è chiaro: è fondamentale raggiungere un equilibrio tra il bisogno di regolazione e la libera espressione dell’innovazione. Solo attraverso uno scambio attivo tra regolatori e operatori di settore si potranno costruire le basi per un progresso sano ed economico, jettonato da misure efficaci e condivise.
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