Tremano gli investitori di Bitcoin. Il fisco dà la caccia

Appena un giorno dopo che il ministro delle finanze Arun Jaitley ha chiarito che la criptovaluta non è legale in India, il capo del Consiglio centrale delle imposte dirette (CBDT) ha informato che il Dipartimento delle imposte sul reddito importerà il commercio di Bitcoin.

Fisco a caccia di investitori di Bitcoin

“È venuto a conoscenza del fisco che mentre molti di questi investitori non pagavano l’imposta anticipata sui benefici che hanno accumulato, altri non hanno spiegato questi investimenti nelle loro dichiarazioni dei redditi in passato”, ha detto PTI al presidente della CBDT, Sushil Chandra. Il dipartimento ha inviato degli avvertimenti.

Bitcoin illegali in India

Il ministro delle Finanze Arun Jaitley, nel suo discorso sul bilancio di giovedì, ha dichiarato che i bitcoin o altre cripto-valute non hanno corso legale in India.

Il valore del bitcoin ha visto una crescita di oltre il 1.700% nel 2017 e questo aumento ha attirato più investitori.

“Credo che il governo non riesca a capire che le criptovalute non riguardano la speculazione e il trading, ma c’è molto di più: molte criptovalute come Cashaa ed Ethereum hanno un forte utilizzo soprattutto per lo sviluppo di economie come l’India” ha affermato Kumar Gaurav Founder e CEO di Cashaa in una dichiarazione a IBTimes India . ” Il governo non sa quale sia esattamente la decisione giusta e l’approccio verso la regolazione della criptovaluta. Deve essere un approccio dinamico e cambierà in base a come i mercati lo adottano “, ha aggiunto.

Il fisco e i bitcoin

L’anno scorso, il fisco ha condotto indagini su nove scambi di valuta virtuale in India per raccogliere dettagli riguardanti le transazioni, le parti coinvolte e i conti bancari utilizzati nel trading di criptovalute in India.

Nel mese di dicembre 2017, il ministero delle finanze ha messo in guardia contro gli investimenti in criptovaluta e ha confrontato le valute virtuali con gli schemi di Ponzi che offrono alti rendimenti ai primi investitori.

All’inizio di questa settimana, la piattaforma di social networking Facebook ha vietato la pubblicità di criptovaluta sottolineando che sono abituati a ingannare i potenziali clienti.