Cosa si twitta durante la Santa Messa? Ecco come il live tweeting entra nelle funzioni religiose
Sta prendendo sempre più piede il fenomeno del live tweeting, ossia l’abitudine di postare un cinguettio sul proprio account Twitter durante l’evento a cui si sta partecipando, usando l’hashtag di riferimento. Un modo singolare di fruire di un evento, di condividerlo in tempo reale e, soprattutto, di parteciparvi.
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Il live tweeting sta facendo capolino, seppur timidamente, anche durante le celebrazioni eucaristiche, durante le quali i presenti alla Santa Messa, muniti di smartphone, immortalano i momenti salienti del rito in fotografie da postare su Twitter, accompagnate dalla descrizione-didascalia di ciò che sta accadendo.
Ed è così che spuntano tweet del tipo “Pronti per partecipare alla #SantaMessa”, seguita da una foto in cui i fedeli, seduti ai banchi, aspettano l’ingresso del sacerdote, oppure “Durante la #SantaMessa questa mattina abbiamo #ringraziato il #Signore per questo #campusAvAp”. E ancora; “Da bravo ragazzo sono già nella mia #Chiesa per ascoltare la #SantaMessa. Buona Domenica”; “Live dalla #SantaMessa di Natale!! #BuonNatale a tutti”; “Toccante #SantaMessa oggi a #Salerno per il Santo Patrone #SanMatteo”. C’è anche chi, durante la funzione religiosa, provvede a segnalare qualche gaffe, come l’utente che twitta “Ahahahaha si è appena sentito un bip bip dell’iPhone durante la #SantaMessa”.
Questo fenomeno ha investito soprattutto i riti religiosi svolti all’interno delle feste patronali. Emblematico è il caso della festa per S. Agata, patrona della città di Catania, che dal 3 al 5 Febbraio 2013 ha letteralmente invaso i social network, dilagando su Facebook, Instagram e, ovviamente, anche Twitter. L’hashtag #wsantagata, entrato nei trending topics al sesto posto per l’intero periodo dei festeggiamenti (ben tre giorni!), ha fatto passare alla storia le celebrazioni agatine come il primo evento del genere vissuto sul web. 3018 tweet sono stati la testimonianza del fatto che anche i Santi possono divenire Social.
Sotto un altro punto di vista, sembra quasi irriverente il fedele che, nel bel mezzo dell’Eucarestia o dell’Offertorio, tira fuori dalla tasca il proprio smartphone per eternare il momento con un tweet. È comunemente risaputo, infatti, come la celebrazione eucaristica richieda concentrazione, meditazione e raccoglimento in se stessi. Ma si tratta pur sempre di un modo di fare testimonianza e di condividere un avvenimento con altri credenti, ricordandoci che «dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro» (Mt 18, 15-20).
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