Contributi previdenziali: quanto costa acquistare un anno secondo l’INPS

Comprare un anno di contributi: costi e modalità
Nel mondo della previdenza, la possibilità di regolarizzare la propria posizione contributiva risulta fondamentale per garantire un futuro economico sereno. È possibile, infatti, effettuare versamenti volontari di contributi, uno strumento che permette ai lavoratori di colmare le lacune nella propria carriera lavorativa e di accedere alla pensione. Questo processo, pur avendo caratteristiche specifiche, richiede alcune formalità essenziali. L’INPS stabilisce i costi e le modalità di accesso per garantire che solo i lavoratori idonei possano avviare questa procedura, fornendo ulteriori dettagli tramite circolari annuali che aggiornano i valori richiesti.
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Parlando di modalità pratiche per “comprare” i contributi, è importante chiarire che il lavoratore deve prima ottenere un’apposita autorizzazione dall’INPS. Questa richiesta deve essere effettuata tramite il portale istituzionale, utilizzando SPID, CIE o CNS, oppure avvalendosi dei servizi di un patronato. Una volta ricevuta l’autorizzazione, il lavoratore è tenuto a effettuare i pagamenti su base trimestrale, non avendo la possibilità di saldare l’intero importo in un’unica transazione. Questa flessibilità consente di gestire al meglio le proprie finanze senza vincoli severi.
A chi si rivolge la prosecuzione volontaria
La prosecuzione volontaria dei contributi è una soluzione rivolta a una vasta gamma di lavoratori che si trovano in situazioni di inattività lavorativa. I beneficiari di questa opportunità includono non solo gli ex lavoratori dipendenti, ma anche i liberi professionisti, i collaboratori con contratti parasubordinati e coloro che sono iscritti alla Gestione Separata. È fondamentale sottolineare che l’accesso a questa facoltà è consentito unicamente a coloro che hanno cessato ogni tipo di attività lavorativa che preveda l’obbligo di versamenti contributivi. Quindi, se un lavoratore ha interrotto definitamente il proprio impiego, è in grado di richiedere la prosecuzione dei versamenti per completare la propria traiettoria previdenziale e garantire il diritto alla pensione.
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Inoltre, è importante evidenziare che il beneficio della prosecuzione volontaria non è limitato a quelli che hanno interrotto la carriera lavorativa per cause di forza maggiore. Anche i lavoratori che, per motivi personali o professionali, scelgono di uscire dal mercato del lavoro possono avvalersi di questo strumento, con l’intento di non penalizzarsi nell’ottica della pensione futura. Resta, comunque, necessaria l’autorizzazione formale da parte dell’INPS, che verifica il rispetto delle condizioni previste per consentire questa forma di regolarizzazione.
Quanto costa effettivamente comprare un anno di contributi
Una volta ottenuta l’autorizzazione per la prosecuzione volontaria dei contributi, i lavoratori devono considerare con attenzione i costi legati a questo processo. L’INPS ha recentemente divulgato, tramite la circolare n. 58 del 2025, che il costo per l’acquisto di un anno di contributi è fissato a 4.141 euro. Questo rappresenta un leggero incremento rispetto ai 4.109 euro richiesti nel 2024. Il pagamento avverrà in rate trimestrali, il che implica che non è possibile effettuare un versamento unico per coprire l’intero anno contributivo.
Questa struttura di pagamento trimestrale offre ai lavoratori la possibilità di pianificare meglio le proprie finanze, evitando un onere economicamente eccessivo in un’unica soluzione. È importante sottolineare che l’autorizzazione all’acquisto dei contributi non impone un obbligo di versamento continuo. I lavoratori possono, infatti, decidere di sospendere i pagamenti e riprenderli successivamente senza perdere il diritto alla prosecuzione volontaria. Questa flessibilità rende l’opzione della prosecuzione volontaria accessibile anche a coloro che potrebbero affrontare incertezze economiche temporanee.
Tuttavia, è fondamentale tenere presente che le cifre indicate potrebbero subire variazioni nel corso degli anni, in base agli aggiornamenti annuali forniti dall’INPS. Pertanto, i lavoratori interessati a questa opportunità dovrebbero tenere d’occhio le comunicazioni ufficiali dell’ente previdenziale per restare aggiornati sulle eventuali modifiche ai costi e alle modalità di pagamento.
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