Contributi artigiani e commercianti come ottenere lo sconto INPS guida pratica aggiornata

La riduzione contributiva per artigiani e commercianti
La riduzione contributiva per artigiani e commercianti rappresenta una misura agevolativa prevista dalla Legge di Bilancio 2025 che mira a sostenere i nuovi imprenditori nei settori dell’artigianato e del commercio. L’incentivo consiste in una diminuzione pari al 50% sui contributi previdenziali dovuti dagli iscritti alla gestione INPS di queste categorie, applicabile per tre anni consecutivi. Questa riduzione si applica sia ai contributi calcolati sul reddito minimale sia a quelli eccedenti tale soglia.
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L’obiettivo principale è favorire l’avvio di nuove attività autonome, abbattendo il peso contributivo iniziale che spesso rappresenta un ostacolo significativo. La concessione del beneficio non è automatica ma richiede una specifica richiesta, da presentare con le modalità stabilite dall’INPS. La riduzione è riservata esclusivamente ai soggetti che si iscrivono per la prima volta alla gestione artigiani o commercianti nel 2025, garantendo così un supporto mirato ai nuovi operatori economici.
È da sottolineare come la misura non si applichi a tutti i contributi obbligatori: restano esclusi, ad esempio, il contributo per la maternità e, per i commercianti, il versamento relativo al fondo per l’indennizzo di cessazione attività. Il beneficio ha dunque un ambito di applicazione circoscritto, funzionale a garantire la sostenibilità del sistema previdenziale anche con l’introduzione dello sconto. Nel complesso, questa misura rappresenta uno strumento strategico per incentivare l’imprenditorialità, offrendo un’opportunità concreta di alleggerimento fiscale per chi si affaccia al mercato nel 2025.
Come richiedere lo sconto tramite i canali telematici INPS
Per poter usufruire della riduzione contributiva del 50%, _la presentazione della domanda è obbligatoria_ e deve essere effettuata esclusivamente attraverso i canali telematici dell’INPS. L’istituto ha infatti reso chiaro che non sussiste una procedura automatica, pertanto il beneficio è subordinato all’invio di una specifica istanza conforme alle direttive fornite.
Al momento, il modulo ufficiale per la richiesta non è ancora disponibile, tuttavia i contribuenti devono prepararsi ad applicare immediatamente la riduzione in occasione del pagamento della prima rata contributiva con scadenza entro il 16 maggio 2025. Non appena l’INPS attiverà il modulo online, sarà possibile completare l’iter formale e consolidare la validità della riduzione.
È opportuno sottolineare che un prossimo messaggio ufficiale INPS fornirà istruzioni dettagliate riguardo modalità e tempistiche di trasmissione della domanda. In ogni caso, il pagamento effettuato con l’applicazione diretta dello sconto sarà considerato corretto fin da subito, anche in assenza della formale presentazione del modulo.
La domanda dovrà essere trasmessa tramite i servizi telematici INPS, accessibili attraverso il portale web istituzionale con credenziali SPID, CIE o CNS, oppure tramite patronati e consulenti abilitati. È quindi fondamentale che i contribuenti e i loro intermediari seguano con attenzione le comunicazioni INPS per procedere tempestivamente e senza errori all’invio della richiesta.
Beneficiari esclusi e impatto sull’accredito pensionistico
La riduzione contributiva del 50% non si estende a tutti gli oneri previdenziali previsti per artigiani e commercianti. In particolare, restano escluse dalla misura alcune voci obbligatorie quali il contributo per la maternità, che ammonta attualmente a 7,44 euro annui, e, per i commercianti, il contributo versato al fondo per l’indennizzo in caso di cessazione dell’attività. Questi elementi rimangono quindi integralmente dovuti e non sono oggetto di alcuna agevolazione.
Un aspetto cruciale riguarda il riflesso della riduzione sul meccanismo di accredito contributivo utile ai fini pensionistici. Poiché l’agevolazione consiste nella contribuzione pari al 50% del dovuto, anche i contributi riconosciuti ai fini pensionistici vengono erogati in misura proporzionale. Questo comporta che, durante il triennio in cui si applica la misura, la contribuzione effettivamente accreditata verrà ridotta della metà rispetto al normale ammontare previsto, con conseguenti effetti sulla maturazione dei requisiti pensionistici.
Occorre inoltre considerare la cumulabilità con altre agevolazioni: l’INPS ha chiarito che non è possibile cumulare la riduzione del 50% con il beneficio del 35% previsto per i contribuenti in regime forfetario. Il titolare di partita IVA dovrà pertanto optare per una delle due alternative in base alla convenienza personale e alle specifiche condizioni operative. Chi avesse già aderito al beneficio del 35%, la cui scadenza di domanda è stata fissata al 28 febbraio 2025, può revocare tale opzione per passare al nuovo sconto più favorevole.
Concluso il periodo massimo di 36 mesi di applicazione della riduzione del 50%, il contribuente potrà nuovamente beneficiare della riduzione del 35% riservata al regime forfetario, senza dover effettuare ulteriori comunicazioni. Questo sistema garantisce flessibilità nella gestione delle agevolazioni, bilanciando la necessità di un sostegno economico con la tutela dell’equilibrio finanziario previdenziale nel lungo termine.
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