Come si salvaguarda il mare: le orecchie hi-tech salvano i capidogli siciliani

La fauna marina siciliana si salva grazie all’applicazione di nuove tecnologie. E’ il caso dei capidogli, ad esempio, il cui passaggio è captato da orecchie elettroniche hi-tech che li individuano in mare aperto, a sud est dell’isola.
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Proprio questo dispositivo consente agli scienziati di proteggere i cetacei dalle attività riconducibili all’uomo, dal passaggio delle navi fino all’inquinamento acustico.
Per la precisione, sono 14 i sensori acustici piazzati dall’Istituto nazionale di Fisica nucleare a 3.500 metri di profondità nello Ionio meridionale.
I primi capidogli sono stati intercettati già lo scorso mese di marzo, ed erano di circa 12 metri. “Potrebbero essere maschi giovani o femmine – sottolineano gli esperti – Coloro i quali più vanno protetti per garantire la riproduzione della specie”.
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