Come proteggersi dallo Spam e dalla Pubblicitá indesiderata su social, Skype e WhatsApp spot solo se «autorizzati»
Stanchi della pubblicità selvaggia? Dei messaggi di spam indesiderati continui e che vi invadono mentre state tranquillamente chiacchierando su Skype con i vostri amici dall’altra parte del globo o mentre state ‘smessaggiando’ con i vostri amici tramite WhatsApp?
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Bene per voi c’è una bella notizia. Infatti è notizia di oggi che arriverà un’importante novità in tale ambito. Il Garante della Privacy ha varato le nuove “Linee guida in materia di attività promozionale e contrasto allo spam”.
Questo si traduce in un nuovo regolamento di ‘comportamento’ da parte di coloro che vorranno fare pubblicità sui due programmi.
Il provvedimento non è ancora ufficiale, ma a breve verrà emanato sulla Gazzetta Ufficiale che ne sancirà l’ufficializzazione.
In generale il nuovo regolamento prevede che la pubblicità sui social network sarà possibile solo se l’utente dia esplicito consenso.
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Tradotto, se io non voglio il mio Facebook invaso da pubblicità selvaggia basterà negare il permesso a terzi di pubblicizzare i loro prodotti e servizi.
Tale opzione verrà estesa a tutti i social network, non solo Facebook, ma anche appunto a Skype e WhatsApp.
In questa maniera si spera di riuscire a limitare il cosiddetto marketing a ‘tutto campo’ che prevede campagne promozionali a dir poco invasive per il consumatore che non può utilizzare tali servizi in tranquillità.
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Inoltre il Garante ha richiesto espressamente un maggior controllo a chi commissiona le pubblicità.
Come dire, il controllo deve partire anche da chi fa pubblicità per evitare queste situazioni a dir poco fastidiose.
Un maggior rigore vieni richiesto contro quelle nuove pratiche chiamate “marketing virale” o “marketing mirato”. Il paragone con il virus non è affatto casuale. Infatti il “marketing virale” si basa sul presupposto che un messaggio possa rapidamente diffondersi tra gli utenti senza che gli stessi si possano rendersi conto di cosa stia accadendo.
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Un esempio? Una canzoncina di una pubblicità che ti entra subito nella testa e tutti iniziano a canticchiarla.
Ovviamente per fare ciò è necessario la maggior diffusione della stessa, che deve diffondersi in qualunque canale, anche in maniera invasiva.
Per limitare il fenomeno il Garante imporrà a chi vorrà inviare qualsiasi tipo di pubblicità (email, sms ecc.) di aver preventivamente acquisito il consenso dei possibili fruitori . I
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l garante tuttavia lascia alcune concessioni: chi ha già acquistato un prodotto o segue per esempio su Facebook un marchio, tale azienda potrà pubblicizzare i suoi beni.
Il Garante invita a chi riceverà pubblicità ‘non autorizzata’ a fare delle segnalazioni perché chi infrangerà questi nuovi regolamenti potrà andare incontro a pene abbastanza severe (multe fino a 500.000€). Anche le società, tuttavia, potranno rivolgersi al Garante per segnalare eventuali infrazioni per dare un servizio migliore al cittadino.
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