Come consultare online dal cellulare le recensioni delle strutture medico-sanitarie dove curarsi: il Ministro Lorenzin propone un sistema digitale innovativo a disposizione del paziente

Una sanità trasparente e vicina al paziente. Questo l’obiettivo che il neo Ministro della Salute Beatrice Lorenzin intende perseguire, dando la possibilità ai cittadini di consultare online, direttamente dal telefono cellulare, le strutture medico-sanitarie dove curarsi, oltre che di valutarne la qualità delle prestazioni erogate.
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“Desidero migliorare la trasparenza delle nostre attività e consentire ai cittadini di scegliere dove curarsi, oltre che sulla base delle proprie conoscenze, anche verificando direttamente su internet i livelli di qualità delle cure e dei servizi che ogni ospedale italiano è in grado di offrire” – ha dichiarato la Lorenzin in occasione della conferenza sulla sanità digitale, nell’ambito del ForumPA 2013. L’obiettivo è creare una sorta di TripAdvisor della sanità, facilmente consultabile anche tramite smartphone e tablet.
Il Ministro si dice convinta che, grazie a questo servizio, si potrà migliorare la conoscenza dei cittadini in merito alle strutture di eccellenza presenti sul territorio italiano: la difficoltà a reperire le giuste informazioni riguarda oltre il 90%, segno che non è più possibile indugiare su questo fronte.
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La principale carenza, secondo la Lorenzin, è la mancata digitalizzazione dei canali d’informazione e consultazione, che colloca l’Italia in una posizione di enorme ritardo rispetto agli altri Paesi UE: “Siamo assolutamente in ritardo rispetto a Europa e Usa, ma molto è stato fatto considerando il punto di partenza. Uno dei problemi per la sanità elettronica è che, come avviene per la sanità italiana in generale, abbiamo una situazione che nelle regioni è a macchia di leopardo” – ha detto la politica.
Le parole del Ministro trovano conferma nello studio realizzato da Himss Analytics sullo stato della sanità digitale in Italia e presentato in occasione del workshop. I dati non lasciano spazio a interpretazioni: solo in pochissimi casi le cliniche e gli ospedali di casa nostra raggiungono un alto livello di digitalizzazione, con la totale eliminazione della documentazione cartacea. In particolare, circa tre quarti delle strutture analizzate (sette su dieci per la precisione) sono ancora rimaste ad un livello iniziale di digitalizzazione, bandendo dalla routine lavorativa media e nuove tecnologie.
Non c’è da stupirsi di fronte a questi dati, se si considera che la quota di spesa sanitaria ospedaliera nel nostro Paese dedicata alla digitalizzazione sia pari all’1,4% del totale, un valore nettamente inferiore rispetto a quello registrato in altri Paesi UE.
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