Combattere il crimine su internet i reati più frequenti avvengono in rete ed arirva la Cyberpol per cybercriminali
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Quali sono i reati più frequenti del ventunesimo secolo? Sicuramente quelli che avvengono su internet.
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Essi sono oggetti di studio e di investigazione della Cyberpol, la webpolizia mondiale di cui fanno parte 190 paesi membri che hanno in compito di scambiarsi informazioni e di fornirsi supporto tecnico per poter portare avanti la conclusione delle indagini.
La sede principale della Cyberpol è a Singapore, in Giappone, ma è ben lontana dall’immaginario ipertecnologico desunto dai telefilm. Afferma Noburo Nakatani, capo del nucleo più avanzato per i crimini del nuovo secolo, che la webpolizia mondiale non può nulla senza la polizia nazionale che ha il compito di aprire i casi e di iniziare le indagini. Entro il 2016 dovranno essere 140 le persone coinvolte. Da qui ad un anno verrà costituita la rete tra le varie unità investigative. Per il momento la Cyberpol è ancora in fase di startup.
E’ rilevante notare come però il cybercrime non si occupi esclusivamente di crimini portati avanti in rete, ma si occupa anche di quei crimini che hanno una componente online. Attenzione dunque a chi si diverte a falsificare la propria identità, ad usare quella degli altri, a vendere merce contraffatta, etc.
Da questo momento un nuovo Grande Fratello vi osserverà e tutelerà i diritti anche dei più inesperti sul web. Così era nata, anche in Italia, qualche anno fa, la Polizia Postale sul Web.
La polizia ha dunque capito come bisogna adattarsi ai tempi e alle tecnologie utilizzate oggi per poter acciuffare i criminali più incalliti. Naturalmente non è stato sufficiente un corso di social media o di html. La polizia ha dovuto formarsi e inglobare al proprio interno alcune delle menti più eccelse nel campo informatico, servendosi, in alcuni casi, anche degli hacker ‘convertiti’.
E’ questa la vera forza della cyberpolizia mondiale. Incanalare le eccellenze informatiche, statistiche e non solo, non verso il male, ma a fin di bene. Uno dei punti di forza della Cyberpol è dimostrare infatti che ci si può sentire protetti anche sul web perchè anche lì, nonostante non ci siano delle leggi scritte codificate, ci sono delle regole che devono necessariamente essere rispettate.
La domanda sorge spontanea: come si fa a diventare cyberpoliziotti?
La maggior parte di essi saranno scelti direttamente dalle polizie nazionali distaccate, quindi se siete già nelle forze di polizia fatevi avanti.
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