Chitarra elettrica: trova la tua compagna di musica
Sei un chitarrista appassionato da anni del tuo strumento? Sei uno studente alle prime armi in cerca di una tua dimensione e dello strumento perfetto per crearla?
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Se fai parte del primo caso citato non c’è molto da dire: sarai come tutti un feticista di chitarra con l’irrefrenabile desiderio di aggiungere tacche alla tua collezione di chitarre. E si sa, non ci sono restrizioni economiche che tengano, certi acquisti vanno fatti.
Che tu sia da Gibson o da Fender ogni negozio di musica diventerà un luogo di perdizione non da poco.
E vogliamo parlare di acquisti online? Beh la situazione allora è ancora più rischiosa ovviamente.
Le possibilità di scelta, infatti, si fanno ancora più numerose e così anche le offerte. È la tua ricerca diventa più accurata e il desiderio ovviamente aumenta alla vista di tutti quei meravigliosi strumenti pronti e perfettamente a tua disposizione.
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Sei uno studente alle prime armi invece? In ogni caso comincerai ad avvertire questo impellente bisogno di riempire la tua vita di strumenti all’altezza della tua passione.
Ma come fare la scelta migliore avendo una così immensa gamma di alternative?
Inanzitutto dovremo considerare il tuo stile è il genere musicale a cui fai riferimento e di cui fai parte. Ci sono molte scuole di pensiero quanto alle associazioni libere che è possibile attuare tra genere e strumento.
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Io mi limiterò a citarti alcuni degli esempi più noti della scena musicale a cui eventualmente puoi decidere di fare riferimento. Non si tratta infatti semplicemente di avere un genere a cui accostare un’ibanez piuttosto che una fender, ma anche di pensare ai grandi musicisti che hanno reso celebre un determinato tipo di chitarra.
Non dimentichiamo, infatti, che più che la musicalità e le caratteristiche intrinsiche al genere in sè, ciò che ha reso una chitarra più o meno accostabile a canzoni e quindi gruppi e stili sono le star stesse.
Questa guida sarà strutturata, dunque, a partire per lo più dagli esempi più celebri ed efficaci dell’uso che può essere fatto delle varie tipologie di chitarra elettrica.
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E una volta stabilita a quale chitarra volete appartenere, fidatevi, non suonerete più come prima. Pensate semplicemente all’incredibile impatto che ha avuto l’uso di quella specifica chitarra per quanto riguarda Brian May.
Chi pensando allo storico chitarrista di una delle band britanniche più spettacolari di sempre (e sì sto parlando della mia band preferita: i Queen) non fa subito riferimento anche alla sua Red Charles? Si tratta della particolare chitarra elettrica costruita dallo stesso musicista nel 1963.
Quindi preparatevi a sfoderare tutta la capacità decisionale di cui potete disporre, perchè stiamo per proporvi fior fior di strumenti e altrettanto incredibili musicisti che le hanno rese note.
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Le chitarre si differenziano a partire dalla struttura
Le chitarre elettricche appartengono al gruppo degli strumenti definiti “cordofoni”, in quanto il loro suono dipende dalla presenza di corde. Tuttavia non si tratta solo di queste o sarebbero perfettamente assimilabili alle chitarre acustiche, ad esempio.
C’è un altro aspetto di cui va tenuto conto: quando si parla di chitarra elettrica si parla necessariamente anche di “elettrofoni”. Da qui si comprende che il funzionamento del suddetto strumento è legato alla trasmissione di segnali elettrici rielaborati e trasformati poi in suoni veri e propri.
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Ma come si producono e dove vanno questi segnali?
Il tutto parte dalla presenza di una serie di pick up che rivelano il segnale elettrico. Dal pick up tale segnale passa a un amplificatore acustico che rilevandolo produce il suono.
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Tolto il funzionamento comune di tali strumenti, però, è necessario rivelare un primo grande discrimine tra chitarre: il corpo e il tipo di amplificazione.
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Distinguiamo così il gruppo delle cosiddette “solid body” dalle semiacustiche. Le prime presentano un corpo solido la cui amplificazione dipende interamente dalla presenza dei pick ups. La seconda invece implica un corpo più “tradizionale”, dotato quindi anche di cassa armonica.
Queste ultime poi si dividono a loro volta in “hollow body” caratterizzate dalla struttura simile a quella della chitarra acustica e quindi da un corpo completamente cavo) e “semi hollow body” (caratterizzate da uno scavo pari alla metà della profondità della chitarra).
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Chitarre “solid body”
Stiamo parlando del tipo di chitarra elttrica più diffuso. Il nome richiama il fatto che a differenza delle semiacustiche le chitarre di questo tipo presentano un corpo totalmente pieno e sono dunque prive di una cassa di risonanza.
Il corpo è realizzato in legno e evenualmente arricchito da meteriali di plastica.
Le chitarre solid body sono ulteriormente distinguibili in tre principali sottocategorie.
Tale differenziazione dipende essenzialmente dal modo in cui il manico e il corpo vengono associati. Ovviamente alre caratteristiche di cui tenere conto sono la forma del corpo stesso, il tipo di legno utilizzato per la sua fabbricazione e,ovviamente, il tipo di pickups di cui è dotato. Queste sono tutte caratteristiche che, ad esempio, determinano il tipo di suono che la tua chitarra sarà in grado di produrre.
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Tuttavia, basandosi sul modo in cui manico e corpo sono uniti, si può stabilire la categoria di appartenenza della chitarra e quindi anche i riferimenti principali della scena musicale che sono diventati celebri con quel tipo di strumento o, visto da un’altro punto di vista, che hanno reso celebre quello strumento.
Esistono tre principali tipi di solid body: bolt-on-neck (“manico avvitato”), neck-through-body (“manico attraverso il corpo”), set-in-neck (“manico incollato”).
Bolt on neck: le chitarre col manico avvitato al corpo
Nel caso delle bolt on neck parliamo di chitarre che hanno il manico direttamente avvitato al corpo solido. L’esempio principale che si può fare è quello delle Fender Stratocaster.
Il primo punto a favore di queste chitarre è facilmente intuibile: trattandosi di un’avvitamento del manico al corpo, sostituzioni e lavorazioni risultano semplici ed economiche. Risulta noto, ad esempio, che il grandissimo Jimi Hendrix nel momento in cui distruggeva le sue fender stratocaster durane i suoi psichedelici concerti, recuperava i pezzi che aveva perso da più chitarre e riusciva così a recuperare abbastanza facilmente i suoi strumenti.
Inoltre, si tratta di chitarre caratterizzate da una buonissima produzione di alte frequenze, con una minore ricchezza di frequenze basse e medie nei suoni realizzati. Tuttavia, ovviamente, non è sempre così: l’effettiva quantità e qualità delle frequenze che caratterizzano i suoni dipensde tanto dal momento della costruzione stessa: tecniche, materiali e costruttore.
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Neck through Body: le chitarre il cui manico attraversa il corpo
Le chitarre neck through body sono strumenti dotati di un manico che percorre tutto il corpo della chitarra e quindi, in sostanza, ne costituisce l’intera lunghezza.
L’esempio principale è quello dell’Ibanez RGT.
Se non è possibile sostuire il manico, qualora danneggiato o irrecuperabile, che era la caratteristica migliore delle bolt on neck, il lato positivo di queste chitarre è la comodità.
Si tratta, infatti, di chitarre elettriche costituite in un modo tale per cui risulta molto più facile suonare i tasti presenti nel punto di congiunzione tra manico e corpo.
Inoltre è notevole il buon bilanciamento di frequenza alte medie e basse dei suoni prodotti.
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Set in neck: chitarre con manico incollato al corpo
Le chitarre “set in neck” sono strumenti in cui il manico è attaccatto e non avvitato al corpo della chitarra.
L’esempio più noto è ovviamente quello delle Gibson Les Paul.
Quali sono i principali lati positivi di chitarre di questo tipo? Le set in neck presentano le stesse caratteristiche positive quanto a suono di quelle a manico passante: hanno, infatti, un ottimo bilanciamento di frequenze nel suono e un buon sustain.
Ma presentano anche un vantaggio ulteriore: nel caso di danneggiamento e necessità è possibile operare sul manico, essendo comunque un copro esterno al corpo dello strumento. Ovviamente la lavorazione non sarà semplice come per quanto riguarda le bolt on neck, ma sarà comunque possibile.
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Chitarre semiacustiche: le hollow body
Passiamo a un ultimo tipo di chitarra elettrica. In questo caso parliamo di chitarre semiacustiche in quanto presentano come le chitarre propriamente acustiche una parte del corpo o anche l’intero corpo vuoto.
Una delle caratteristiche “estetiche” più significative è la presenza di uno o due tradizionali fori di espansione a forma di f posti ai lati delle corde, simili a quelle del violino.
Il suono di chitarre di questo genere è tipicamente dolce e poco marcato (si pensi a modelli Gibson), per questo viene utilizzato molto nel jazz.
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Tuttavia con uno strumento di questo genere possono essere prodotti anche suoni più squillanti e incisivi e allora il genere di riferimento diventa quello del rockabilly e il modello quello definito Gretsch.
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