Cellule e virus: dal super microscopio dettagli mai visti
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E’ in grado di mettere a fuoco dettagli di cellule e virus mai visti prima, il super microscopio costruito in Italia e nato dalla collaborazione fra Istituto Italiano di Tecnologia (iit) di Genova e Pisa, Istituto di nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (NanoCnr) di Pisa e la Scuola Normale Superiore (Sns). Il risultato, pubblicato su Plos One, ‘apre nuove frontiere’, osservano i ricercatori.
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Permette infatti diagnosi più precise perchè permette di osservare il comportamento di singole proteine.
Uno dei primi risultati è stata l’immagine delle particelle del virus dell’epatite B, impossibile da osservate con i microscopi finora disponibili. Il supermicroscopio combina una tecnica che permette di seguire il movimento delle molecole all’interno della cellula (chiamata pCF) con una tecnica di “super-risoluzione” (Sted), che consente di produrre immagini con un dettaglio inferiore a 100 miliardesimi di metro (nanometri), superando i limiti degli attuali microscopi ottici, che si fermano a 200 nanometri.
Osservando le particelle del virus dell’epatite B, dal diametro di 50 nanometri, i ricercatori hanno visto il trasporto di proteine nel nucleo di una cellula, invisibili ai microscopi attuali.
”Per la prima volta abbiamo osservato con un dettaglio spaziale mai ottenuto la capacità di spostarsi e la velocità delle molecole all’interno di una cellula viva e, sorprendentemente, sono apparse interazioni mai viste in precedenza”, ha detto Bizzarri. Per Diaspro ”i risultati raggiunti con questo nuovo metodo sono di grande aiuto, togliendo quel velo di nebbia che peggiorava le immagini formate dal microscopio confocale convenzionale”.
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