Cartelli stradali rotondi con bordo verde significato e ubicazione per una guida completa alla segnaletica

significato e utilizzo dei cartelli stradali rotondi con bordo verde
I cartelli stradali rotondi con bordo verde rappresentano un segnale particolare diffuso in varie nazioni europee, caratterizzato da una struttura circolare con un’indicazione numerica centrale, simile ai tradizionali segnali di limite di velocità, ma differenziati dal colore del bordo verde anziché rosso. Questi cartelli non vengono utilizzati per imporre divieti o obblighi, bensì per veicolare un’indicazione di carattere consigliativo. La finalità principale è quella di suggerire agli automobilisti una velocità adeguata e prudente in aree considerate sensibili o a rischio, senza però vincolare legalmente il conducente a rispettare un limite fisso.
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Si tratta quindi di segnali che mirano a migliorare la sicurezza stradale stimolando una guida più attenta e moderata in prossimità di zone critiche, quali quartieri residenziali, aree urbane ad alta presenza pedonale o nei pressi di scuole e ospedali. La scelta di ricorrere a un segnale non obbligatorio sottolinea l’approccio preventivo e di sensibilizzazione alla sicurezza, privilegiando il buon senso del conducente rispetto a misure coercitive.
esempi di applicazione nei paesi europei
Nei Paesi europei come la Spagna, la Francia e il Regno Unito, i cartelli stradali rotondi con bordo verde vengono implementati per promuovere una guida più sicura in contesti urbani e residenziali. In Spagna, questi segnali si trovano prevalentemente nei quartieri dove si richiede una guida moderata, invitando gli automobilisti a ridurre la velocità per tutelare la sicurezza dei residenti.
In Francia, la sperimentazione si concentra in aree ove la presenza di pedoni è particolarmente elevata, come nelle zone centrali delle città o nelle vicinanze di scuole, affinché i conducenti mantengano una velocità prudente. Nel Regno Unito, questi cartelli sono frequenti vicino a ospedali, scuole, cantieri e zone residenziali, luoghi nei quali il rischio di incidenti richiede un’attenzione superiore.
In tutti questi casi, il principio è lo stesso: il bordo verde segnala un invito non vincolante a guidare con prudenza. La loro funzione è richiamare l’attenzione su particolari contesti di rischio senza però prevedere sanzioni in caso di inosservanza, purché non si superino i limiti legali stabiliti dal codice della strada vigente. Tuttavia, per aumentare l’efficacia di tali suggerimenti, si consiglia spesso di abbinarli a interventi fisici come dossi o attraversamenti rialzati, al fine di moderare realmente la velocità in modo concreto.
Nonostante la loro utilità potenziale, rimane il problema della possibile confusione per gli automobilisti non abituati a questo tipo di segnaletica, soprattutto in assenza di una chiara comunicazione istituzionale che ne spieghi l’effettivo significato e scopo.
la situazione in italia e confronti normativi
In Italia, la segnaletica stradale non prevede l’uso dei cartelli rotondi con bordo verde, i quali non hanno alcun riconoscimento normativo all’interno del Codice della Strada vigente. Al loro posto, per indicare velocità raccomandate, il sistema italiano utilizza esclusivamente segnali quadrati, a sfondo blu con numeri bianchi, impiegati principalmente in corrispondenza di tratti stradali ritenuti pericolosi o con caratteristiche particolari.
Questi segnali consigliati non hanno carattere obbligatorio e sono intesi come indicazioni preventive, ma senza la specificità e il formato dei cartelli rotondi con bordo verde adottati all’estero. Per introdurre nel panorama italiano i cartelli verdi sarebbe necessaria una modifica formale al Codice della Strada, che attualmente non contempla questa tipologia di segnaletica.
Questa differenza normativa evidenzia un approccio più tradizionale e restrittivo nella regolamentazione italiana, in cui si preferisce utilizzare segnali chiaramente distinti e codificati per garantire uniformità e comprensione da parte degli utenti. L’adozione di nuovi segnali, inoltre, richiederebbe un’attenta campagna informativa e formativa per evitare fraintendimenti e garantire l’effettiva efficacia nella promozione di una guida più prudente.




