Carrefour cancella la Pepsi-Cola dopo l’esorbitante aumento di prezzo: mossa coraggiosa per i clienti?
Carrefour Smetterà di Vendere Marchi Pepsi in Italia e Altrove: Una Mossa Coraggiosa contro l’Aumento dei Prezzi
Nel mondo della grande distribuzione alimentare, una decisione epocale è stata presa. Carrefour, la rinomata catena di supermercati con presenza in 30 paesi, ha annunciato che smetterà di vendere i prodotti dei marchi di proprietà dell’azienda statunitense PepsiCo in Francia, Spagna, Belgio e, rilevante per il pubblico italiano, anche in Italia. Questa decisione, mossa coraggiosa da parte di Carrefour, è stata motivata dall’incremento dei prezzi che ha colpito i prodotti di PepsiCo, considerato “inaccettabile” dalla catena di supermercati francese.
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L’anno scorso, PepsiCo aveva suscitato l’attenzione del settore aumentando ripetutamente i prezzi all’ingrosso dei propri prodotti, con un aumento medio dell’11 per cento tra giugno e settembre. A novembre, l’azienda aveva annunciato l’intenzione di continuare ad aumentare i prezzi nel 2024, seppur in misura minore, al fine di adattarsi all’inflazione. Nonostante l’entità esatta dell’aumento dei prezzi che ha portato a questa controversia non sia stata rivelata, è evidente che abbia influito sulle decisioni di Carrefour.
Questa mossa di Carrefour assume un significato ancora più ampio quando si considera che anche la Coca-Cola Company, il principale concorrente di PepsiCo nel settore delle bibite alla cola, aveva annunciato un aumento dei prezzi del 7 per cento in Francia nel 2024. Ciò suggerisce che il problema dell’aumento dei prezzi non è circoscritto a una sola azienda, ma sta influenzando l’intero settore delle bevande.
La situazione dei prezzi sta causando una serie di riflessioni anche tra i detentori di catene di supermercati. Il presidente di un’altra importante catena di supermercati francese, la E.Leclerc, ha dichiarato che a causa dell’inflazione i prezzi di acquisto dei prodotti destinati alla rivendita sono aumentati in media tra il 6 e il 10 per cento. Questo fenomeno sta mettendo in difficoltà i gestori di supermercati che devono cercare di bilanciare l’aumento dei costi con la soddisfazione dei consumatori.
La decisione di Carrefour è anche influenzata dalla complessa struttura della grande distribuzione in Francia, dove il governo regola strettamente le relazioni tra le aziende alimentari e i supermercati. Un aspetto chiave di questa regolamentazione è la negoziazione di un prezzo fisso che rimane valido per l’intero anno. Di solito, queste trattative si concludono entro marzo, ma quest’anno il governo aveva esortato le parti a raggiungere un accordo entro gennaio, sfruttando la diminuzione dell’inflazione. Nel 2023, al contrario, le trattative erano state concluse quando i prezzi erano già molto alti, e questo aveva portato a una situazione in cui i prezzi erano rimasti elevati per tutto l’anno, nonostante una diminuzione dell’inflazione in altri settori verso la fine del 2023.
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Questa decisione di Carrefour di smettere di vendere i prodotti di PepsiCo è solo l’ultimo capitolo di una lunga storia di proteste contro gli aumenti dei prezzi da parte della catena di supermercati. A settembre, Carrefour aveva attirato l’attenzione dei consumatori mettendo in mostra cartelli che indicavano quali prodotti avevano subito una riduzione di peso mantenendo lo stesso prezzo o addirittura aumentandolo, una pratica nota come “shrinkflation” o “sgrammatura”. Tra i prodotti segnalati c’erano anche le famose patatine Lay’s.
In conclusione, la decisione di Carrefour di interrompere la vendita dei prodotti PepsiCo rappresenta un’azione audace contro l’aumento dei prezzi nel settore alimentare. Questo atto riflette le sfide che le catene di supermercati stanno affrontando nel bilanciare l’inflazione dei costi con la soddisfazione dei clienti. Inoltre, mette in luce l’importanza della regolamentazione governativa nelle relazioni tra le aziende alimentari e i supermercati in Francia. La storia di Carrefour è un esempio significativo di come le catene di supermercati stiano cercando di preservare la trasparenza e la convenienza per i consumatori in un contesto di aumento dei prezzi.
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