Cancellare la linea fissa di casa e la telefonia fissa diminuisce di 730 mila utenze, Telecom perde l’1,5 %
Le offerte di Telecom conquistano ancora il mercato, nonostante il calo di 730 mila utenze per la rete fissa. Infatti secondo i dati dell’Osservatorio trimestrale dell’Agcom sulle telecomunicazioni aggiornato al 31 dicembre 2013, Telecom resta ancora leader del mercato anche se la sua quota tende a scendere dal 64,6 per cento al 63,1 per cento.
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I convenienti piani tariffari di Fastweb riescono però a sottrarre clienti al colosso italiano della telefonia: Fastweb infatti sale dell’1%, parallelamente cresce anche Tiscali, mentre stabile resta la quota di Wind sulle utenze di telefonia fissa.
«La riduzione delle linee fisse disincentiva, come anche indicato nel rapporto Caio, a investire – dichiara Agcom – in reti di nuova generazione». Il calo rappresenta oltretutto una costante degli ultimi anni, sebbene nel 2013 ci sia stato un exploit particolarmente significativo; infatti nel 2012 le cessazioni di contratti di linea fissa erano state circa 450 mila.
Interessanti anche i dati, sempre diramati dall’Osservatorio trimestrale dell’Agcom, sugli accessi diretti alla rete fissa che riguardano i nuovi clienti che per la prima volta si allacciano alla rete fissa; buona la crescita di Fastweb dal 23,6 per cento al 25,2 per cento e particolarmente importante il dinamismo di società di più recente fondazione come Wimax che hanno raggiunto i 290 mila nuovi accessi circa.
É però Linkem, con il 56 per cento della quota sui nuovi entranti, a rappresentare il leader del mercato. Segue Aria con il 38 per cento circa della quota totale. Per quello che riguarda invece l’installazione di banda larga alle utenze domestiche si registra una crescita di 220 mila nuovi accessi all’anno, con Telecom che però scende al 49,8 per cento, perdendo leggermente terreno rispetto alle precedenti rilevazioni.
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Dall’Osservatorio trimestrale dell’Agcom, rispetto al mercato della telefonia mobile, emergono altri dati particolarmente significativi: le Sim card che, nel 2013, hanno effettuato traffico dati sono salite del 23 per cento rispetto al 2012, raggiungendo i 40 milioni. Lo stesso traffico dati è salito del 33 per cento, in linea con gli anni precedenti (+34,3 per cento).
Secondo i dati di Agcom sulla telefonia mobile, il mercato è sostanzialmente saturo e per conquistare i clienti è essenzialmente necessario sottrarli alla concorrenza: valutazione confermata dai dati numerici sulla portabilità dei numeri. 3,5 milioni di operazioni di portabilità, sicuramente favorite dalle politiche promozionali delle compagnie telefoniche che al contrario poco puntano sul mantenimento e sulla fidelizzazione dei propri clienti.
Le Sim card abilitate al solo traffico locale, intanto, continuano a perdere terreno, scendendo di 7,5 milioni nel 2013; in calo drastico anche gli sms inviati che toccano quota 76,6 miliardi in diminuzione del 20 per cento rispetto al 2012. Una tendenza comprensibile e assolutamente prevedibile considerando la grossa concorrenza che a questo servizio viene fatta dalle chat e dalle applicazioni che offrono servizi di messaggistica.
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Le quote di mercato per la telefonia mobile, secondo i dati dell’Autorità garante delle comunicazioni, sono le seguenti: Telecom Italia e Vodafone registrano un -0,9, mentre crescono H3G (+0,2) e Wind (+1,7), che raggiunge il 25 per cento del mercato totale. Il primo operatore nel segmento residenziale è proprio Vodafone con il 31,4 per cento, seguito da Telecom Italia (29,3 per cento) e Wind (28 per cento). Nel segmento affari, invece, è Telecom a essere saldamente leader con oltre il 60 per cento del mercato.
In crescita anche gli abbonati agli Operatori mobili virtuali (Mvno), con 740 mila utenti in più su base annua: la consistenza supera i 5,2 milioni di sim. Poste Italiane è al 54,2 per cento, in lieve diminuzione (-1,0) rispetto a dicembre 2012. Coop Italia cresce invece del 2 per cento.
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