Burberry rischio licenziamenti: crisi nel settore lusso mette a rischio 1700 posti di lavoro in Italia

Perdite e tagli del personale in Burberry
▷ GUADAGNA & RISPARMIA con i nostri Coupon & Referral Code: CLICCA QUI ORA!
Burberry ha annunciato una significativa riduzione della propria forza lavoro globale, che potrebbe interessare fino al 18% degli impiegati nei prossimi due anni, pari a circa 1.700 persone su un totale di 9.000 dipendenti. Questo avviene in seguito alla pubblicazione dei risultati finanziari dell’esercizio chiuso a marzo 2025, che registrano una perdita netta di 75 milioni di sterline, un drastico ribaltamento rispetto all’utile di 270 milioni conseguito nell’anno precedente. Tale andamento riflette una contrazione del fatturato del 17%, sceso a 2,46 miliardi di sterline, spingendo la maison britannica a implementare un piano di contenimento dei costi orientato al risparmio di 60 milioni di sterline entro il 2027.
USA IL CODICE MFL25BLCONS PER AVERE LO SCONTO DEL 20% SUL BIGLIETTO DI INGRESSO! ==> CLICCA QUI!
Questa operazione di ristrutturazione rappresenta una risposta diretta alla difficile situazione finanziaria e al deterioramento delle condizioni di mercato, costringendo Burberry a tagliare i propri investimenti e a ripensare le proprie strategie operative. Il ridimensionamento del personale assume così una dimensione rilevante, inquadrandosi in una fase di revisione profonda per recuperare sostenibilità e competitività su un mercato sempre più complesso e volatile.
Il contesto di crisi del settore del lusso
Il settore del lusso sta attraversando una fase di turbolenza senza precedenti, influenzata da molteplici fattori macroeconomici e geopolitici che stanno ridisegnando i paradigmi tradizionali di consumo. L’aumento dell’inflazione, le tensioni internazionali e il rallentamento economico globale stanno contribuendo a una contrazione della domanda, colpendo in particolare le grandi maison come Burberry, che devono fare i conti con l’esaurimento della spinta propulsiva dei mercati emergenti e con un consumatore sempre più selettivo.
In questo scenario, le aziende del lusso sono costrette a rivedere strategie e piani di investimento, privilegiando l’efficienza operativa e il contenimento dei costi. La crisi interessa trasversalmente tutti i segmenti del mercato: dai beni materiali alla moda, fino al comparto cosmetico e agli accessori. La riduzione degli acquisti di prodotti di alta gamma, soprattutto da parte della clientela internazionale, impone alle maison una riorganizzazione complessa, volta a mantenere margini e quote di mercato in un contesto che si è fatto assai più competitivo e incerto.
Nonostante la solidità storica del brand e l’appeal globale, Burberry non è immune dai segnali di declino presenti nel settore. Gli investitori e i manager sono chiamati a compiere scelte dolorose ma necessarie per riaffermare la sostenibilità a lungo termine, in un mercato che richiede agilità, innovazione di prodotto ma anche un’attenta gestione delle risorse umane. La crisi strutturale del lusso mette quindi in evidenza la necessità di un ripensamento profondo delle dinamiche interne, in cui risparmi e ristrutturazioni diventano elementi imprescindibili per la stessa sopravvivenza aziendale.
Le dichiarazioni del ceo Schulman e le strategie future
Joshua Schulman, alla guida di Burberry dal luglio 2024, si è mostrato prudente ma determinato nel commentare lo scenario difficile che il gruppo sta affrontando. Nonostante il contesto macroeconomico complesso e le sfide geopolitiche, Schulman ha espresso un cauto ottimismo, sottolineando che l’azienda rimane focalizzata su una strategia di rilancio che punta sulla centralità dei prodotti iconici, primi fra tutti i celebri capispalla, riconosciuti a livello globale come simbolo del marchio.
Il ceo ha riconosciuto che il percorso verso la ripresa è ancora agli inizi, ma ha ribadito la convinzione che i prossimi anni consentiranno a Burberry di ristabilire la propria posizione sul mercato del lusso attraverso una combinazione di innovazione e attenzione rigorosa ai costi. Schulman ha indicato come priorità il rafforzamento della qualità e dell’attrattività delle collezioni, insieme a una riorganizzazione che consenta una maggiore efficienza operativa e una gestione più snella delle risorse umane.
Questa strategia si traduce in un piano mirato di ristrutturazione interna, che coinvolge sia la revisione delle linee di prodotto che la razionalizzazione della forza lavoro, con l’obiettivo di migliorare la redditività senza compromettere l’identità e il valore distintivo del brand. Schulman ha inoltre evidenziato come il gruppo stia monitorando attentamente i cambiamenti del mercato globale e adattando le proprie politiche commerciali per rispondere in modo tempestivo alle evoluzioni del comportamento dei consumatori.
Infine, il ceo ha sottolineato che il rafforzamento del portafoglio prodotti, accompagnato da investimenti mirati nell’e-commerce e nella digitalizzazione, rappresenta un elemento essenziale per sostenere la crescita futura. L’attenzione verso la sostenibilità e le pratiche responsabili si conferma parte integrante della visione strategica di Burberry, che ambisce a coniugare performance economica e valori etici in un mercato del lusso sempre più complesso e competitivo.
Sostieni Assodigitale.it nella sua opera di divulgazione
Grazie per avere selezionato e letto questo articolo che ti offriamo per sempre gratuitamente, senza invasivi banner pubblicitari o imbarazzanti paywall e se ritieni che questo articolo per te abbia rappresentato un arricchimento personale e culturale puoi finanziare il nostro lavoro con un piccolo sostegno di 1 chf semplicemente CLICCANDO QUI.