Brevetto Facebook per scoprire debiti e affidabilità finanziaria
Nuovo brevetto Facebook: il social network potrebbe presto diventare anche il nostro giudice finanziario, con l’autorizzazione di raccogliere tutte le informazioni personali e di inoltrarle, dietro pagamento, a chiunque ne faccia richiesta; quindi, principalmente informazioni di carattere finanziario che consentirebbero a banche, istituti, società di credito di capire se siamo “affidabili”.
Del resto, da anni sono sorti molti siti specializzati nel campo, ma come osserva”Libération”, l’effettiva e forse più grave novità è un’altra: la raccolta delle informazioni viene spacciata come pubblicità a pagamento, ovvero ciò che potremmo interpretare come forma di promozione dei nostri profili personali e professionali, in realtà ha scopi finanziari.
Facebook diverrebbe in grado di valutare quanti debiti contraiamo, se li saldiamo, se siamo stati protestati, se abbiamo acceso mutui, se siamo in regola con le rate; sarebbe in grado di valutare noi, ma ovviamente anche i nostro amici con i loro rispettivi comportamenti, costruendo un quadro molto più ampio.
Il testo del nuovo brevetto Facebook risale precisamente al 2010 (seppur sia stato depositato negli Stati Uniti il 4 agosto 2’15), quando venne acquisito uno dei social più antichi della rete, Friendster; il sito SmartUpLegal è stato il primo a sottolineare la capziosità del contratto, le sue incongruenze e i rischi effettivi di violare la nostra privacy, condizionandola tra l’altro al comportamento dei nostri amici di cui non siamo certo responsabili.
Misurare la propria affidabilità finanziaria sulla base dello “storico” di centinaia se non migliaia di fans non è proprio il mezzo più obiettivo e razionale.
Sottolinea il sito: “Se un individuo chiede un prestito, il creditore esamina i passati custoditi nelle pagine dei membri che hanno aderito alla sua pagina sulla base di una clausola a cui si aderisce sottoscrivendo un contratto di promozione pubblicitaria. Se la media dei comportamenti creditizi raggiunge il minimo allora il creditore decide di esaminare più nel dettaglio la richiesta. Se la media è sotto la soglia la domanda è respinta“.
Le banche e gli istituti finanziari hanno canali ben più ampi per controllare la nostra affidabilità; esiste la centrale rischi, il circuito interbancario, la black list dove si viene subito segnalati in caso di insolvenza o mancato pagamento delle rate di un prestito.
Ma il nuovo brevetto Facebook potrebbe servire a piccole società di credito o singoli che prestano denaro per capire chi è in grado di pagare.
Inoltre, se è la prima volta che chiedi un prestito e su di te non ci sono precedenti utili, saranno gli amici e le loro storie personali a decidere se la tua pratica va in porto.
Un invito alla diffidenza: persino sulla storia finanziaria chi ti chiede amicizia su Facebook.