• ADV
    • CHI SIAMO
    • CONTATTI
  • TECH
  • FINTECH
  • AI
  • WEB3
  • LIFESTYLE
  • MOTORI
  • SVIZZERA
  • SVAPO
  • BRANDED
  • TREND
  • PUBBLICITA’
  • CHI SIAMO
  • REDAZIONE
  • CONTATTI
  • CISION – PRNEWSWIRE
#ASSODIGITALE.

NEWS TECH & FINTECH + AI & LIFESTYLE

#ASSODIGITALE.
  • ADV
    • CHI SIAMO
    • CONTATTI
  • TECH
  • FINTECH
  • AI
  • WEB3
  • LIFESTYLE
  • MOTORI
  • SVIZZERA
  • SVAPO
  • BRANDED
  • TREND
  • Trendiest fashion

Bretelle battono cintura 10 a zero

  • Paolo Brambilla
  • 10 Novembre 2017
Bretelle uomo alcuni consigli per essere alla moda 4
Bretelle uomo alcuni consigli per essere alla moda 4

Secondo alcuni le bretelle furono inventate a Londra da Albert Thurston in Panton Street intorno al 1820. Ovviamente anche il sito di mr. Thurston (uno dei grandi produttori mondiali di bretelle) sostiene la stessa cosa, ma pare invece che le prime bretelle siano comparse almeno trent’anni prima, durante la Rivoluzione Francese, per rendere più comodo l’abbigliamento e più agili gli spostamenti di rivoltosi e sanculotti: questi ultimi appunto, per differenziarsi dalla nobiltà, decisero di non indossare le mezze brache (le culottes o polpe, i calzoni al ginocchio tipici dell’ancien régime),  ma di indossare pantaloni più lunghi, che però necessitavano di un sistema di “tenuta” maggiore della semplice cintura in vita, se no si inciampava. Fra l’altro inciampare nei pressi delle ghigliottina doveva essere decisamente pericoloso. Da qui la fortuna delle bretelle in Francia e ben presto nel resto d’Europa e nelle fiorenti colonie americane.


USA IL CODICE MFL25BLCONS PER AVERE LO SCONTO DEL 20% SUL BIGLIETTO DI INGRESSO! ==> CLICCA QUI!

Si è parlato tanto a Milano dell’Expo 2015. Nessuno però si ricorda della prima Esposizione Universale della storia, quella del 1851 ospitata a Londra nella splendida cornice vittoriana del “Crystal Palace”, in pieno Hyde Park. Ebbene, le bretelle saranno pure state inventate in Francia, ma proprio lì, nel 1851 a Londra,  furono esposte quelle di Albert Thurston, segno evidente della tecnologia che avanzava. Una menzione d’onore fu il premio per questo grande benefattore dell’umanità. Purtroppo il Crystal Palace fu distrutto da un incendio nel 1936, ma le bretelle sopravvissero al disastro.

LE BRETELLE SONO IL MASSIMO


SCONTO 10% sul PREZZO DEL ticket usando il codice MEDIA10 ==> CLICCA QUI

Chi fin da ragazzo è abituato a portare la cintura si troverà certamente bene così. Ma chi inizia a portare le bretelle, in qualunque momento della sua vita, qualunque sia il motivo per cui le prova la prima volta, non può più farne a meno.

LEGGI ANCHE ▷  Retail Capital chiude il 2023 con un giro d’affari di quasi un milione e una crescita pari a + 150%

Il pantalone si adagia perfettamente lungo la gamba, in vita non si sente alcuna costrizione, la piega resta impeccabile e il risvolto si appoggia mollemente sulla scarpa senza mai finire sotto la suola. Un miracolo. Se poi (può capitare a tutti) un po’ di pancetta fa capolino a una certa età, si evita quel brutto effetto “buzzo” che farebbe inorridire qualunque fidanzata.

IL GILET

Un tempo le bretelle venivano accuratamente celate sotto il gilet, ma chi porta più un gilet oggi? Anzi, la moda le considera un accessorio di gusto e le sta valorizzando al punto che se ne producono infinite varianti di materiale, colore e disegno, proprio perché vengano esibite con allegria e senza timori. Molto belle quelle in gros-grain, pratiche quelle elasticizzate, un po’ eccessive quelle con lo stemma del College di Cambridge od Oxford dove avete studiato da ragazzi.

DOVE SI TROVANO LE BRETELLE MIGLIORI?

Il problema è solo uno: dove trovare in Italia delle bretelle veramente eccezionali? Non è facilissimo, ma ogni città ha qualche negoziante illuminato, qualche sarto cultore della materia, qualche artigiano ben fornito. A Milano ad esempio si trovano in tutti i punti vendita Andrew’s Ties, da Boggi, da Melegari in via Meravigli e in via Sarpi (anche a Monza). A Torino da Givogre in corso Belgio 52, ma anche in centro. A Napoli naturalmente da Marinella.  A Roma da Cruciani in Piazza San Lorenzo in Lucina. A Parigi da Charvet in Place Vendôme. Su Amazon se ne trovano anche a meno di 10 euro: ogni cosa ha il suo prezzo. Se però si rompono subito sapete perché. Anche su Amazon meglio comprare solo le migliori. Sul web comunque ce ne sono parecchie di qualità accettabile, ad es. sui siti di Brucle o di Thurston. Meno fornito, ma interessante, il sito di bretelleitaliane.com, ma sembra che si stia riaggiornando.
Inutile dire che a Londra le bretelle sono dappertutto: le più belle, come tutti gli accessori per uomo, sono in Jermyn Street, a due passi da Piccadilly Circus e da Fortnum & Mason. Ovviamente si trovano anche da Harrods e in tutti gli altri Grandi Magazzini di Oxford Street.

LEGGI ANCHE ▷  Andrea Candeo è "Il più bello d’Italia 2024"

SUSPENDERS O BRACES?

Molti di noi hanno lavorato o studiato negli Stati Uniti e alcuni hanno anche un Master Certificate di Harvard o di Berkley: saremmo quindi tentati di usare il termine “suspenders” per chiedere di vedere a Londra delle belle bretelle. Un lieve cenno di disappunto, spesso quasi impercettibile, ma inequivocabile, sul volto del commesso di uno dei bei negozi di Jermyn Street vi farebbe capire di essere stati catalogati fra i bovari del Texas. Non correte questo rischio, vi prego: non potreste più accedere al segretissimo cassetto delle bretelle in seta, le uniche indispensabili per il vostro “tuxedo” (quello che noi impropriamente chiamiamo smoking in Italia).

Non parliamo poi del frac (tail-coat per essere precisi)  se sarete chiamati a ritirare un Premio Nobel a Oslo o Stoccolma.  Tralasciamo il fatto che per “suspenders” a Londra si intenderebbero le giarrettiere femminili e i corsetti: se siete in uno splendido negozio di camicie ed accessori per uomo, si capiva che volevate delle bretelle per uomo. Ma talvolta il modo di chiedere ha la sua importanza: usare un termine sbagliato non fa scattare nel commesso inglese il rispetto che meritano le vostre richieste. Il termine corretto da usare in Inghilterra è “braces”.

QUALI PANTALONI PER LE BRETELLE?

Storicamente le bretelle si agganciano ai pantaloni (si intendono quelli a vita alta, in teoria senza i passanti per la cintura) in tre punti, uno dietro e due davanti, tuttavia  si trovano spesso bretelle che hanno due attacchi anche sul retro dei pantaloni. Non tutti i pantaloni però sono adatti alle bretelle. Quelle dotate di splendide asole in pelle si possono collegare solo a pantaloni che abbiano i relativi bottoni al posto giusto, due per ciascun punto di attacco (quindi quattro davanti e due sul retro se usate le bretelle a forma di Y).

LEGGI ANCHE ▷  Il Nuovo Corso del Mercato degli Orologi Second Hand: Visioni e Opportunità secondo l’Esperto Paolo Cattin

Per ovviare a questo inconveniente, se i vostri pantaloni non sono dotati dell’abbottonatura richiesta, ci sono due semplici soluzioni: 1) limitarsi ad acquistare bretelle un po’ meno pregiate, ma dotate di pinze al posto delle asole;  2) acquistare un folle accessorio realizzato da una mente malata, ovvero una scatoletta con sei pinze, ciascuna delle quali incorpora un bottone. La pinza si applica ai pantaloni, il bottone si infila nell’asola della lussuosa bretella prescelta. Per sei volte.  Oppure provate a chiedere “braces clips and buttons”, quelle dotate di entrambi i sistemi di attacco. Il disprezzo del commesso salirà a livelli vertiginosi, ma almeno potrete usare le bretelle con i pantaloni già presenti nel vostro guardaroba.

LONDRA E I SUOI SEGRETI

Circola voce a Londra che le bretelle abbiano anche un altro uso, ma non desideriamo controllare di persona la veridicità di queste affermazioni: pare proprio che i dandies più perfezionisti (e certamente i camerieri dei locali più eleganti, l’ultima volta l’abbiamo sospettato al Gilbert Scott – St. Pancras) per avere una camicia impeccabilmente stirata e ben infilata nei pantaloni, attacchino la pinza di una bretella alla coda della camicia e le altre due pinze alle calze, passando all’interno dei pantaloni. Si tratta certamente di un eccesso che non ci sentiamo di consigliare, al di là dell’evidente scomodità, che non richiede commento.


Sostieni Assodigitale.it nella sua opera di divulgazione

Grazie per avere selezionato e letto questo articolo che ti offriamo per sempre gratuitamente, senza invasivi banner pubblicitari o imbarazzanti paywall e se ritieni che questo articolo per te abbia rappresentato un arricchimento personale e culturale puoi finanziare il nostro lavoro con un piccolo sostegno di 1 chf semplicemente CLICCANDO QUI.

← Post Precedente
Post Successivo →
Paolo Brambilla

Paolo Brambilla, bocconiano, ha seguito il mondo economico-finanziario per molti anni. Consigliere dell'Ordine dei Giornalisti di Lombardia, scrive di finanza, cultura e innovazione digitale su varie testate. E' direttore responsabile de La Mia Finanza green www.lamiafinanza.com e dirige l’Agenzia di stampa Trendiest Media www.trendiest.it E' editor in chief di www.assodigitale.it Rotariano, è stato Assistente del Governatore del Distretto 2041.

 


ISCRIVITI SUBITO AL NOSTRO FEED SU GOOGLE NEWS ==> CLICCA QUI!


DIRETTORE EDITORIALE

Michele Ficara Manganelli ✿

PUBBLICITA’ – COMUNICATI STAMPA – PROVE PRODOTTI

Per acquistare pubblicità CLICCA QUI

Per inviarci comunicati stampa e per proporci prodotti da testare prodotti CLICCA QUI

#ASSODIGITALE.
  • PUBBLICITA’
  • JOBS
  • REDAZIONE
  • CHI SIAMO
  • CONTATTI – IMPRESSUM
  • PRIVACY
  • COOKIE

PUBBLICITA’ COMUNICATI STAMPA

Per acquistare pubblicità potete richiedere una offerta personalizzata scrivendo al reparto pubblicitario.

Per pubblicare un comunicato stampa potete richiedere una offerta commerciale scrivendo alla redazione.

Per inviarci prodotti per una recensione giornalistica potete scrivere QUI

Per informazioni & contatti generali potete scrivere alla segreteria.

Tutti i contenuti pubblicati all’interno del sito #ASSODIGITALE. “Copyright 2024” non sono duplicabili e/o riproducibili in nessuna forma, ma possono essere citati inserendo un link diretto e previa comunicazione via mail.

FONTE UFFICIALE GOOGLE NEWS

#ASSODIGITALE. da oltre 20 anni rappresenta una affidabile fonte giornalistica accreditata e certificata da Google News per la qualità dei suoi contenuti.

#ASSODIGITALE. è una testata editoriale storica che dal 2004 ha la missione di raccontare come la tecnologia può essere utile per migliorare la vita quotidiana approfondendo le tematiche relative a: TECH & FINTECH + AI + CRYPTO + BLOCKCHAIN + METAVERSE & LIFESTYLE + IOT + AUTOMOTIVE + EV + SMART CITIES + GAMING + STARTUP.

 

Inserisci la chiave di ricerca e premi invio.