Braive l’autovettura che si guida e che va a spasso da sola nasce nell’università di Parma in Italia
Vi ricordate Kit l’auto guidata da Michael Knight, interpretato da David Hasselhoff nella celebre serie televisiva degli anni ottanta, Supercar?
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Attraverso una ricetrasmittente era possibile richiamare l’auto che in totale autonomia si metteva in moto e si guidava da sola fino a raggiungere il proprio conducente designato.
All’epoca era una novità assoluta, una proiezione su un futuro tecnologico tanto lontano da sembrare impossibile.
Ed infatti ci sono voluti quasi trent’anni perché l’idea di un automobile in grado di guidarsi da sola diventasse prima prototipo e poi accattivante realtà.
Il bello è che questo tipo di veicolo non si trova oltreoceano ma è stato messo a punto in Italia, dalla VisLab dell’università Parma dove il 12 luglio l’auto, chiamata BRAiVE, ha fatto il suo primo giretto autonomo della città, scegliendo, senza l’aiuto umano, il percorso da compiere e valutando la presenza della segnaletica stradale sia orizzontale che verticale, scansando le zone chiuse al traffico e rispettando rigorosamente i semafori.
Il progetto è stato portato a compimento, sotto la guida del professor Alberto Broggi, dai ricercatori della VisLab che già in passato si è distinta per questo tipo di iniziative.
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Nel 1998 per primi sono riusciti a portare un veicolo a guida automatica su di una autostrada e nel 2010 hanno vinto la sfida di far compiere allo stesso tipo di veicolo un viaggio da Parma a Shanghai.
Quest’anno la sfida è stata quella di percorrere 13 km, partendo dai laboratori dell’università di Parma per raggiungere il centro cittadino, nell’ora di punta affrontando le tipiche situazione che un guidatore incontra in ambito urbano.
Nello specifico, BRAiVE, il cui nome deriva dalla fusione delle parole brain, cervello, e drive, guida, si avvale di una serie di telecamere e di scannar che, disseminati ovunque sulla carrozzeria dell’auto, individuano gli eventuali ostacoli, leggono la segnaletica e i semafori.
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Tutti questi occhi iper tecnologici sono collegati ad un computer che elabora le immagini e, fatte le dovute valutazioni, permette persino di valutare le distanze, regolare di conseguenza la velocità e valutare lo spazio di frenata necessario ad evitare collisioni.
Lo scopo del progetto portato avanti da VisLab non è certo quello di privare l’individuo del piacere della guida ma di offrire allo stesso un preziosissimo aiuto in quelle circostanze in cui la guida risulti difficoltosa o anche solo noiosa, provocando un calo di attenzione da parte del pilota che normalmente possono generare spiacevoli conseguenze.
E’ risaputo, infatti che in Europa, ogni anno, muoiono sulle strade oltre 40 mila persone, per una semplice distrazione o per un errore di valutazione.
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Prima che BRAiVE approdi al mercato automobilistico dovranno passare ancora degli anni, ma le applicazioni che ne permettono il funzionamento potrebbero già oggi essere applicate ai trattori in ambito agricolo piuttosto che alle macchine per movimenti di terra in ambito industriale, con un enorme guadagno in fatto di sicurezza.
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