Bonus nuovi nati INPS 2024 come ricevere i pagamenti per le domande approvate subito

Il bonus nuovi nati: requisiti e beneficiari
Il Bonus nuovi nati 2025 rappresenta una misura economica introdotta con l’art. 1, comma 206 della Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207 del 30 dicembre 2024), con l’obiettivo di sostenere le famiglie italiane in occasione dell’arrivo di un figlio. La misura è valida per nascite, adozioni o affidi preadottivi a partire dal 1° gennaio 2025 e prevede un contributo una tantum di 1.000 euro erogato a prescindere dal valore ISEE, che non è oggetto di differenziazione.
Indice dei Contenuti:
Possono accedere al bonus i genitori residenti in Italia, cittadini italiani, comunitari o extracomunitari in possesso di permessi di soggiorno a lungo termine o di titoli validi per la permanenza regolare oltre sei mesi, come permessi di lavoro o ricerca. Fondamentale è il valore dell’ISEE minorenni: per poter beneficiare del contributo, questo non deve superare i 40.000 euro annui. Inoltre, è richiesta la convivenza tra il genitore richiedente e il figlio al momento della domanda.
Il bonus è riconosciuto anche ai genitori non coniugati, separati o divorziati purché convivano con il minore e siano titolari della domanda. L’incentivo rappresenta un sostegno mirato a favorire la natalità e la stabilità economica nelle famiglie sin dall’ingresso del nuovo membro.
Come presentare la domanda per il bonus
La presentazione della domanda per il Bonus nuovi nati 2025 deve avvenire entro 60 giorni dalla nascita, adozione o ingresso in famiglia del bambino per poter accedere al contributo. Il procedimento è interamente digitale e garantisce diverse modalità per venire incontro alle esigenze dei richiedenti.
La domanda può essere inviata direttamente tramite il portale ufficiale dell’INPS, utilizzando credenziali SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). In alternativa, è possibile rivolgersi al Contact Center multicanale dell’INPS oppure usufruire del supporto di CAF o Patronati, che assistono i cittadini nella compilazione e nell’inoltro della pratica.
Il modulo da compilare richiede i dati anagrafici completi del minore e del genitore richiedente, nonché l’IBAN del conto corrente sul quale si desidera ricevere il pagamento. Va sottolineato che la domanda deve essere presentata da uno soltanto dei genitori e che, nei casi di adozione, conta la data di ingresso del minore nel nucleo familiare anche se antecedente al 1° gennaio 2025, purché la sentenza di adozione sia successiva.
È fondamentale evitare invii duplicati o modifiche non necessarie, poiché l’INPS gestisce ogni pratica in ordine cronologico e notifica eventuali irregolarità o richieste di integrazione tramite email o attraverso il fascicolo previdenziale online del richiedente.
Stato della lavorazione e tempi dei pagamenti
Con l’avvio della fase operativa, l’INPS ha iniziato la lavorazione delle domande presentate per il Bonus nuovi nati 2025, consentendo ai beneficiari di monitorare lo stato della propria richiesta attraverso specifiche fasi operative. È cruciale comprendere questi stati per evitare confusione o ripresentazioni inutili della domanda, che non accelerano i tempi ma rischiano solo di generare errori o sovraccarichi al sistema.
Le domande possono trovarsi nei seguenti stati principali: “Trasmessa”, che indica un’istanza ricevuta ma non ancora elaborata; “Acquisita”, quando la domanda risulta formalmente valida e pronta per la verifica dei requisiti; “Verifica requisiti”, fase in cui l’INPS controlla i dati relativi a cittadinanza, residenza, ISEE e convivenza; “In fase di erogazione”, momento in cui il contributo è stato approvato e sta per essere accreditato; infine “Pagata”, che certifica l’avvenuto pagamento sul conto corrente indicato.
I tempi di pagamento, una volta che la domanda viene classificata come “in erogazione”, sono generalmente rapidi, con accrediti previsti entro pochi giorni lavorativi. Eventuali ritardi possono dipendere da incongruenze anagrafiche, errori nell’IBAN o carenze documentali, che l’INPS segnala tempestivamente tramite email o il fascicolo previdenziale online.
Per garantire un controllo efficace, si consiglia ai richiedenti di consultare regolarmente il proprio profilo INPS o di rivolgersi agli enti di assistenza come Patronati e CAF, evitando così inutili duplicazioni che rallentano l’intero processo di pagamento del bonus.
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