Il blocco del profilo Facebook ufficiale ecco come riaprirlo: le istruzioni utili anche se sei un VIP dello spettacolo o della politica

Periodo movimentato per il social network creato da Mark Zuckerberg: dopo il black-out di qualche settimana fa che ha reso impossibile interagire con i propri contatti, nei giorni scorsi in parecchi si sono lamentati di aver trovato la propria pagina bloccata.
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A chiunque si è ritrovato l’accesso sbarrato, Facebook ha inviato un messaggio di posta elettronica in cui spiega che l’account è stato sospeso e che se intendono sbloccarlo dovranno subito provvedere a mandare una copia della carta di identità per dimostrare di esserne effettivamente i gestori.
Il problema ha riguardato gente comune e personaggi più o meno famosi: tra quest’ultimi, segnaliamo la presenza dei giornalisti Pierluigi Battista e Silvia Lucini e la scrittrice Loredana Lupperini, che si sono ritrovati alle prese con la spiacevole sorpresa.
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A quanto sembra, periodicamente gli amministratori di Facebook effettuano dei controlli di routine per accertare la reale identità dei profili creati e vengono sorteggiati dei campioni a caso ai quali viene poi chiesto di confermare la corrispondenza tra le informazioni contenute nell’account e il documento anagrafico da inviare in risposta all’e-mail ricevuta.
Assieme alla comunicazione, Facebook allega anche le modalità con le quali dimostrare di essere i proprietari del profilo: attraverso uno scanner si può mandare l’immagine della carta d’identità e del codice fiscale, ma gli amministratori assicurano che, una volta eseguito il controllo, tutti i documenti anagrafici saranno immediatamente distrutti per garantire la privacy degli utenti.
Viene altresì specificato che, qualora non si provveda a mandare copia del documento d’identità, l’account rimarrà bloccato a tempo indeterminato.
Chiaramente la questione, riguardando anche alcuni VIP rimasti coinvolti loro malgrado, ha subito scatenato polemiche, soprattutto su Twitter: a malincuore, Loredana Lupperini ha inviato una copia del proprio documento di riconoscimento pur manifestando tutto il suo disappunto.
Pierluigi Battista ha preferito usare l’ironia e il sarcasmo per commentare l’accaduto, senza far sapere esplicitamente di essersi adeguato o meno.
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Ma anche tutti gli altri utenti non le hanno mandate a dire, di conseguenza nel giro di mezza giornata i profili sono tornati automaticamente visibili.
Alla fine, è arrivato il chiarimento ufficiale da parte di Facebook, confermando che si è trattato di una pratica che ogni tanto viene eseguita con il fine di accertare che i profili attivi non siano dei fake che possano danneggiare la reputazione delle persone e pertanto è necessario stabilirne l’autenticità, anche per evitare grane di natura legale.
Tuttavia, come sottolineano sia la Luperini che Battista, in precedenza entrambi avevano avuto delle accese discussioni, rispettivamente, con una casa edtrice e alcuni esponenti del M5S e per questa ragione insinuano che la causa del blocco sia dovuta alle continue segnalazioni nei loro confronti.
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