Bitcoin in Francia analisi delle 3 questioni chiave nel dibattito parlamentare sul nuovo disegno di legge

la riserva nazionale di bitcoin proposta dal parlamento
Il Parlamento francese ha avviato una discussione cruciale riguardo alla creazione di una riserva nazionale di Bitcoin, rappresentando un passaggio significativo verso il riconoscimento istituzionale delle criptovalute come parte integrante della strategia economica nazionale. La proposta mira a stabilire un ente pubblico responsabile per l’acquisto e la gestione di una consistente quantità di Bitcoin, contribuendo a costituire una riserva digitale statale. L’iniziativa sottolinea l’importanza di programmare gli acquisti in modo graduale per evitare impatti negativi sui mercati, adottando metodologie di custodia avanzate, come il cold storage istituzionale, accompagnate da programmi assicurativi per tutelare gli asset. Il finanziamento di questa riserva sarebbe in parte collegato ai flussi di risparmio retail, attraverso strumenti come Livret A e LDDS.
Indice dei Contenuti:
▷ Lo sai che da oggi puoi MONETIZZARE FACILMENTE I TUOI ASSET TOKENIZZANDOLI SUBITO? Contatto per approfondire: CLICCA QUI
Le dimensioni della riserva proposta sono rilevanti: si parla di accumulare circa il 2% dell’attuale offerta totale di Bitcoin, equivalente a circa 420.000 BTC, distribuiti lungo un arco pluriennale. Questo approccio consente di equilibrare la volontà di creare una solida riserva statale con la necessità di mantenere la stabilità dei mercati finanziari e delle criptovalute stesse.


Questa iniziativa rappresenta un tentativo strutturato di Francia di posizionarsi come pioniere nell’integrazione delle criptovalute nell’architettura finanziaria nazionale, ponendo basi solide per la gestione pubblica di asset digitali in un contesto economico globale sempre più influenzato dalla digitalizzazione monetaria.
l’utilizzo degli stablecoin in euro nei pagamenti quotidiani
Il disegno di legge francese propone l’introduzione di stablecoin denominati in euro come strumento di pagamento per le transazioni di piccolo importo, ponendo l’accento su un sistema più efficiente ed economico rispetto ai circuiti tradizionali delle carte di credito. L’obiettivo è favorire l’adozione di monete digitali stabili, esenti da tasse e commissioni per importi sotto una certa soglia, facilitando così i pagamenti al dettaglio quotidiani. Questa iniziativa potrebbe rappresentare una trasformazione importante nei metodi di pagamento, stimolando l’uso di criptovalute regolamentate come alternativa pratica e sicura nel commercio ordinario.
Dal punto di vista regolamentare, l’introduzione degli stablecoin in euro richiederebbe un quadro normativo chiaro e affidabile che garantisca la tutela dei consumatori e la stabilità dei mercati. Il disegno di legge mira a posizionare queste monete digitali come un’opzione complementare ai sistemi bancari tradizionali, con potenziali benefici quali maggiore trasparenza, rapidità nelle transazioni e costi ridotti.
Inoltre, l’adozione di stablecoin potrebbe favorire l’integrazione digitale del sistema finanziario francese, facilitando anche l’accesso ai servizi finanziari da parte di segmenti di popolazione al momento meno serviti, accelerando così la digitalizzazione dell’economia reale attraverso strumenti innovativi e garantiti dallo Stato.
gli incentivi per il mining pubblico e lo sviluppo industriale
La proposta di legge intende valorizzare le eccedenze di energia nucleare e idroelettrica francesi indirizzandole verso il mining pubblico di Bitcoin, configurandolo come un pilastro della politica industriale digitale del Paese. L’obiettivo è duplice: da un lato, sfruttare in modo efficiente l’energia in eccesso generata da fonti rinnovabili e nucleari; dall’altro, attrarre operatori privati del settore grazie a un regime fiscale agevolato sull’elettricità utilizzata per l’attività di mining. Questa combinazione rappresenta un tentativo concreto di catturare e valorizzare il valore computazionale prodotto sul territorio nazionale, generando ricadute economiche e occupazionali.
Dal punto di vista operativo, la realizzazione dei siti di mining su scala industriale richiederà la stipula di contratti energetici a lungo termine, l’adeguamento delle infrastrutture di rete per garantire la continuità e la capacità richiesta, nonché una regolamentazione chiara e stabile per supportare gli investimenti. La certezza normativa costituisce una condizione imprescindibile per attrarre capitali e fungere da catalizzatore per la nascita di un ecosistema locale competitivo.
In aggiunta, il disegno di legge prevede di rafforzare l’interazione fra asset digitali e mercati finanziari tradizionali attraverso l’inclusione delle criptovalute nei veicoli d’investimento e la revisione delle regole fiscali per favorire i fornitori di servizi nazionali. Non manca la proposta, ancora da verificare costituzionalmente, di consentire il pagamento di alcune imposte in Bitcoin, un passo che potrebbe rivoluzionare il rapporto tra fisco e tecnologia blockchain, consolidando la Francia come leader nell’innovazione regolamentare.





