Binance sotto inchiesta per transazioni sospette collegate ad attività di Hamas

accuse legali contro binance per transazioni connesse ad hamas
Binance si trova al centro di una nuova azione legale che coinvolge oltre 300 famiglie americane vittime di attacchi attribuiti ad Hamas. L’accusa principale, depositata presso il tribunale federale del North Dakota, sostiene che l’exchange abbia facilitato, per un periodo di sei anni, transazioni in criptovalute riconducibili direttamente a gruppi terroristici. Secondo quanto riportato da Bloomberg, il procedimento giudiziario pone in luce la presunta inefficacia dei controlli interni adottati da Binance per impedire l’utilizzo della sua piattaforma per scopi illeciti, mettendo in evidenza gravi lacune nella verifica degli utenti e nella gestione delle comunicazioni interne.
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Le famiglie danneggiate imputano alla società di non aver implementato né mantenuto adeguati sistemi di compliance dal 2017 almeno fino al 2023, favorendo così il passaggio di fondi utilizzati per finanziare attività terroristiche. In particolare, il ricorso evidenzia tre punti critici: sistemi di verifica clienti inadeguati, uso di wallet omnibus con asset commisti da diversi utenti e una struttura comunicativa che avrebbe ostacolato la supervisione efficace delle transazioni. Questi elementi, secondo la denuncia, avrebbero volutamente reso difficile l’identificazione dei sospetti.
Il documento legale sostiene inoltre che Binance non solo abbia permesso consapevolmente il flusso finanziario verso Hamas, ma abbia altresì adottato strategie volte a proteggere i clienti legati al gruppo terroristico dall’indagine delle autorità statunitensi, replicando una prassi di elusione e resistenza ai controlli normativi tuttora in corso. Tale accusa mette in discussione il ruolo attivo dell’exchange nell’occultamento delle attività criminose, configurando un quadro di responsabilità gravissimo in ambito finanziario e giuridico.
struttura offshore e pratiche di conformità dell’exchange
Binance ha strutturato le proprie operazioni attraverso una complessa rete di entità offshore, presumibilmente sotto il diretto controllo del co-fondatore Changpeng Zhao, senza stabilire una sede centrale definita. Questa architettura aziendale ha favorito un ambiente operativo caratterizzato dalla custodia condivisa dei fondi e dalla conservazione temporanea dei registri delle transazioni, rendendo estremamente difficile tracciare i movimenti delle criptovalute e identificare singoli utenti.
Il ricorso legale sottolinea come tale impostazione intenzionale abbia promosso un sistema opaco, dove le pratiche di conformità risultavano fortemente compromesse. L’impossibilità di monitorare efficacemente gli scambi, unita a una politica interna che limitava la supervisione, ha facilitato la movimentazione di capitale verso soggetti collegati ad attività terroristiche senza che le autorità potessero intervenire tempestivamente.
Le accuse si estendono anche agli ordini dati da Zhao al personale di Binance di occultare le posizioni finanziarie dei clienti sospetti, ingannando le forze dell’ordine e i regolatori statunitensi. Questa strategia di elusione, che avrebbe coperto anni di operatività, ha reso virtualmente impossibile individuare e bloccare i trasferimenti ritenuti illeciti, suggerendo che l’exchange abbia consapevolmente favorito un sistema che ha consentito il finanziamento di Hamas attraverso criptovalute.
precedenti legali e impatti sulla reputazione di binance
Binance ha affrontato una crescente pressione legale e regolamentare nel corso del 2023, culminata in un accordo da 4,3 miliardi di dollari con le autorità statunitensi per violazioni relative alle norme antiriciclaggio e alle sanzioni internazionali. Questo accordo ha segnato un punto di svolta per la piattaforma, costringendo il co-fondatore e allora CEO, Changpeng Zhao, a un passo indietro formale dalla leadership operativa.
La causa ha evidenziato carenze sostanziali nei programmi di conformità AML di Binance, mettendo a nudo un quadro di negligenza sistematica nella prevenzione di transazioni sospette. L’impatto sulla reputazione dell’exchange è stato significativo, con una perdita di fiducia tra gli investitori e gli utenti, oltre a un aumento dei controlli da parte di enti regolatori in diverse giurisdizioni.
Dopo aver scontato una breve detenzione federale, Zhao ha ottenuto la grazia presidenziale dal Presidente Donald Trump, evento che ha aggiunto ulteriore rilevanza mediatica al caso. Tuttavia, la vicenda ha accentuato il dibattito sulle responsabilità delle piattaforme di criptovalute nel controllo delle transazioni finanziarie, specialmente quelle potenzialmente collegate a gruppi terroristi.




