La biancheria intima più comoda oggi è usa e getta grazie alla stampa 3D di Tamicare per realizzare tessuti speciali
La storia è piena di esempi che mostrano come, molto spesso, scoperte assolutamente rivoluzionarie siano avvenute del tutto per caso.
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A quanto pare, è ciò che è successo a Tamicare, azienda britannica che si è dedicata alla produzione di slip tridimensionali per le donne. Ma partiamo dall’inizio di questa storia, cominciata una decina di anni fa, quando Tamar Ghilo, si mise in testa di porre definitivamente rimedio ad un problema che la tormentava, e che continua a infastidire miriadi di donne: un ciclo mestruale abbondante a tal punto invalidare, a volte, spostamenti, movimenti, e libertà.
La donna cominciò così a maturare l’idea di creare tessuti stampati tridimensionali, e si fece aiutare dal marito nell’impresa di sviluppare un sistema che potesse tradurre in realtà questa sua pensata. Così, i due, dopo innumerevoli prove, e aiutati dalle innovazioni che hanno interessato nel frattempo la stampa 3D, diedero vita a Cosyflex, una tecnologia innovativa in grado di combinare efficacemente fibre tessili, come il cotone, con materiali come silicone, lattice, teflon e poliuretano. Ciò si traduce nella possibilità di stampare tessuti ibridi, da utilizzare per creare abbigliamento sportivo, bendaggi e intimo.
Come ha spiegato la stessa Tamar Ghilo, CEO di Tamicare, l’innovazione creata da lei e dal marito ha tutte le potenzialità per aprire le porte allo sviluppo di un business milionario. Questa nuova creazione non è passata inosservata, tanto che, dal 2011, anno in cui la società è sorta a Manchester, è stata già in grado di raccogliere ben 11 milioni di dollari.
Ora, portato a compimento l’iter produttivo, la società sta pensando al debutto sul mercato, che avrà luogo l’anno prossimo: a vendere, in esclusiva, gli innovativi slip monouso completi di assorbente interno, sarà una catena di farmacie in Israele. Inoltre, sempre in Israele, Tamicare si sta già accordando con un’azienda che dovrebbe occuparsi dell’assemblaggio di stampanti 3D per tessuti.
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Quest’ultime, che hanno un costo di circa tre milioni di dollari a pezzo, supportano una capacità produttiva di circa dieci milioni di pezzi all’anno.
Tamicare e la tecnologia Cosyflex sono state presentate dalla stessa Tamar Ghilo a Denver, suscitando immediatamente l’attenzione di molti marchi produttori di intimo, tra i quali anche Victoria’s Secret. L’azienda ha anche inviato un suo uomo presso la Tamicare, per farlo assistere alla stampa dei capi di intimo, che avviene in tre secondi.
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