Basciano, il testo della revoca della misura cautelare
Alessandro Basciano ha recentemente ottenuto la revoca della misura cautelare di custodia in carcere, una decisione sancita dal Giudice per le Indagini Preliminari, dott.ssa Anna Magelli. Nella sua ordinanza, il giudice ha esaminato la richiesta di sostituzione della custodia cautelare con una misura meno afflittiva, evidenziando il parere favorevole espresso dal Pubblico Ministero che suggeriva una sostituzione con il divieto di avvicinamento e comunicazione con la persona offesa.
In tale contesto, Basciano ha fornito una dettagliata ricostruzione dei fatti, negando qualsiasi violenza sia nei confronti dell’ex compagna che nei confronti di un suo amico. A sostegno della sua versione, il legale di Basciano ha presentato degli screenshot delle conversazioni tra il suo assistito e la presunta vittima, risalenti ai giorni precedenti l’incidente avvenuto tra il 13 e il 14 novembre. Dalle comunicazioni risultano relazioni che non evidenziano segnali di paura o ansia da parte della Codegoni nei confronti dell’ex compagno, contrariamente a quanto sostenuto nella querela presentata il 14 novembre.
La giudice ha sottolineato che le interazioni tra Basciano e Codegoni, in particolare quelle avvenute pochi giorni prima dell’episodio contestato, hanno rivelato un rapporto che non sembra caratterizzato da timore o ansia. In particolare, il regalo fatto da Basciano e la lettera ricevuta da Codegoni il giorno 11 novembre, sembrano contraddire l’idea di un clima di paura e tensione. Inoltre, lo scambio di messaggi via chat, anche il 12 e il 13 novembre, è stato giudicato incompatibile con la descrizione di un rapporto caratterizzato da un costante stato di ansia da parte di Codegoni.
Il giudice ha anche notato come, nonostante ci siano stati comportamenti da parte di Basciano caratterizzati da scompostezza verbale, le nuove evidenze emergenti, come la remissione della querela da parte di Codegoni, abbiano portato ad una rivalutazione del quadro indiziario, conclusione che ha reso possibile la revoca della misura cautelare.
Dettagli dell’interrogatorio e dichiarazioni di Basciano
Durante l’interrogatorio, Alessandro Basciano ha fornito una narrazione che ha messo in discussione le accuse a suo carico, sostenendo di non aver mai esercitato violenza fisica nei confronti dell’ex compagna, Codegoni, o nei confronti di un amico di lei. La difesa ha sottolineato come l’indagato abbia articolato una versione dei fatti coerente e dettagliata, volta a dimostrare l’assenza di condotte violente, e ha evidenziato l’apporto di materiale probatorio a sostegno delle sue affermazioni.
Nel corso dell’interrogatorio, Basciano ha avuto l’opportunità di chiarire il contesto relazionale con Codegoni, citando episodi specifici che evidenzierebbero un’interazione improntata a una certa serenità. Il 11 novembre 2024, ad esempio, il suo gesto di dono verso Codegoni è stato interpretato dal giudice come un segnale di affetto piuttosto che di intimidazione. La lettera che ha accompagnato il regalo è stata descritta non solo come un gesto affettivo ma come una testimonianza della loro relazione che, fino a quel momento, non denotava segni di conflitto aperto o di paura.
Nelle sue dichiarazioni, Basciano ha anche fatto riferimento a conversazioni avvenute nei giorni immediatamente seguenti al presunto incidente, sottolineando che i contenuti di tali comunicazioni non supportano l’idea di un continuo stato di ansia da parte di Codegoni nei suoi confronti, contrariamente a quanto emergerebbe dalla querela depositata. Le chat scambiate nei primi giorni di novembre, come evidenziato dalla difesa, smentiscono le affermazioni relative a una condotta di terrore e chiariscono che i rapporti tra i due, almeno fino alla data della querela, erano caratterizzati da un’interazione positiva.
Questo quadro fornisce al Giudice gli elementi necessari per ritenere che la gravità degli indizi iniziali, che giustificava la custodia cautelare, sia venuta meno, portando a una rivalutazione delle necessità cautelari e della protezione da garantire a Codegoni, sostenendo quindi la revoca della misura cautelare in corso.
Le evidenze portate dal difensore
Basciano, le evidenze portate dal difensore
Il legale di Alessandro Basciano ha presentato un’ampia gamma di evidenze durante il processo di revoca della misura cautelare. In particolare, è stato messo in luce come la comunicazione tra Basciano e Codegoni, ad esempio, risulti fondamentalmente contraria alle affermazioni di intimidazione e paura denunciate da quest’ultima. Gli screenshot delle conversazioni, datati ai giorni immediatamente precedenti l’incidente, rivelano un dialogo che appariva ben lontano da un’atmosfera di conflitto o terrore.
Ulteriormente, l’avvocato ha sottolineato il significato del dono e della lettera che Basciano ha fatto recapitare a Codegoni l’11 novembre 2024. Questa dimostrazione di affetto, come riportato nell’ordinanza del giudice, è interpretata come un segno di un reale legame tra i due, piuttosto che un gesto malevolo. Inoltre, quanto comunicato nei messaggi delle giornate successive, il 12 e il 13 novembre, evidenziava una relazione intrinsecamente serena, con interazioni fortemente contrastanti rispetto alla narrazione di ansia espressa nella querela presentata il 14 novembre.
Il difensore ha anche riportato alla magistratura la remissione della querela avvenuta il 9 dicembre 2023 da parte di Codegoni, evidenziando che tale elemento non era stato menzionato nella successiva denuncia. La remissione ha chiaramente indicato un’amichevole ripresa del rapporto tra i due, con una comunanza di intenti che esclude la necessità di una misura cautelare. Per il legale, ciò dimostra che il clima di rancore e paura palesato precedentemente era, quantomeno, infondato o esagerato.
Il quadro di evidenze fornito, unitamente alla sollecita richiesta di revisione da parte del legale, ha creato una base sufficiente a giustificare la revoca della custodia cautelare, in quanto necessario per garantire non solo la libertà di Basciano, ma anche per riflettere sull’equilibrio delle relazioni interpersonali in gioco.
Il rapporto fra Basciano e Codegoni
Basciano e Codegoni, analisi del loro rapporto
La situazione tra Alessandro Basciano e la sua ex-compagna, Codegoni, presenta sfaccettature complesse, come evidenziato dall’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari. Nella valutazione del giudice, il rapporto tra i due non risulta contraddistinto da elementi di paura o di intimidazione, bensì da una interazione che, nei giorni precedenti il presunto incidente, si evidenzia affettuosa e serena.
In particolare, l’11 novembre 2024, il gesto di Basciano di regalare un oggetto prezioso a Codegoni, accompagnato da una lettera carica di emozioni, è stato interpretato dal giudice come una manifestazione affettiva che contrasta con le accuse di violenza. Le comunicazioni scambiate in quel periodo, rilevate dall’avvocato di Basciano, chiariscono che la Codegoni esprimeva sentimenti di commozione e riflessioni sul loro passato, senza segni di ansia o preoccupazione per la sua sicurezza.
Riflessioni importanti emergono dal contenuto delle chat tra Basciano e Codegoni, risalenti al 12 e 13 novembre, in cui la collaboratività e il tono disteso dei messaggi suggeriscono un clima relazionale che non coincide con le descrizioni contenute nella querela. Stranamente, la querela del 14 novembre non menziona affatto la remissione della querela da parte di Codegoni, avvenuta in un secondo momento, evidenziando come la relazione potrebbe essere stata rivalutata anche dalla presunta vittima.
Nonostante ci siano stati comportamenti da parte di Basciano che riflettono scompostezza verbale, il giudice ha ritenuto che il quadro indiziario complessivo, fatto di elementi positivi e di interazioni serene, non giustificasse la continuazione della custodia cautelare. L’analisi del giudice ha messo in luce l’importanza di considerare l’evoluzione del rapporto tra i due, ora apparentemente basato su una nuova intesa da rivalutare seriamente. A seguito di tali considerazioni, la decisione di revocare la misura cautelare riflette una volontà di riconoscere i cambiamenti nelle dinamiche interpersonali e le reciproche intenzioni di Basciano e Codegoni.
Considerazioni finali del giudice e esiti della decisione
Basciano, considerazioni finali del giudice e esiti della decisione
In conclusione della sua valutazione, il Giudice per le Indagini Preliminari, dott.ssa Anna Magelli, ha evidenziato l’importanza di un’analisi complessiva della situazione tra Alessandro Basciano e Codegoni. La decisione di revocare la misura di custodia cautelare si basa su un’accorta considerazione delle evidenze emerse nel corso del procedimento. In particolare, è stata sottolineata la significatività delle comunicazioni tra le parti, che testimoniano un’interazione improntata a una serenità ben distante da qualsiasi intento di intimidazione o violenza.
Il giudice ha anche fatto riferimento all’atteggiamento manifestato da Codegoni, il quale, accettando doni e mostrando segni di emozione nella corrispondenza con Basciano, suggerisce un legame di affetto anziché di paura. Questi elementi hanno portato a rivalutare le affermazioni contenute sia nella querela del 14 novembre che nel contesto generale del rapporto tra i due. È emerso, infine, come la remissione della querela, avvenuta il 9 dicembre 2023, rappresenti un punto cruciale, che non è stato adeguatamente considerato nella denuncia successiva, evidenziando ulteriormente una distensione nel rapporto.
La sentenza del giudice riconosce che, nonostante i comportamenti inadeguati di Basciano, gli sviluppi recenti del rapporto con Codegoni abbiano ridotto significativamente la necessità di una custodia cautelare. Si è quindi ritenuto che la gravità degli indizi non sia più sufficiente a giustificare mantenere l’indagato in stato di detenzione. La richiesta avanzata dalla difesa ha trovato accoglimento, portando alla revoca della custodia cautelare e alla successiva scarcerazione di Basciano.
In tal modo, la decisione del giudice si è orientata verso una prospettiva di ristabilimento dell’equilibrio, sia per Basciano che per Codegoni, promuovendo un clima di riflessione su un rapporto che, a quanto sembra, ha conosciuto recenti ripensamenti e maturazioni reciproche. La revoca della misura è, quindi, un passo significativo verso la risoluzione delle tensioni precedenti e un riconoscimento della possibilità di evoluzione delle dinamiche relazionali.