Banche italiane sempre più mobile
Le banche italiane stanno cambiando e si stanno sempre più spostando dallo sportello allo smartphone, attraverso i servizi di mobile banking; a certificare la dinamica ci pensano i dati dell’Abi, l’Associazione che raggruppa le banche italiane, che certificano una crescita di oltre l’80% in un anno dei clienti che accedono alla banca in ‘mobilità’ tramite smartphone e tablet.
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“Nel 2014 le banche italiane hanno compiuto un vero scatto nell’innovazione, riuscendo ad integrare in modo ottimale il mobile in una strategia multicanale e nel contempo a sfruttarne al massimo le caratteristiche uniche“, afferma il rapporto di ABI Lab, il Consorzio per la Ricerca e l’Innovazione per la banca promosso dall’Abi, redatto in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano.
“Il campione di banche, rappresentativo di circa il 50% del mondo bancario, ha evidenziato una crescita annua dell’82% dei clienti attivi sul canale“; ma come opera questo esercito di correntisti in remoto?
Il momento della giornata preferito per operare attraverso questo canale è la mattina (38% per gli smartphone; 32% per i tablet), seguito dal pomeriggio (rispettivamente, 32% e 33%) e dalla prima serata (23% e 31%); quanto ai luoghi di utilizzo, la casa continua a mantenere un ruolo di primo piano (68% smartphone e 84% tablet), ma si ricorre ai servizi anche in mobilità (23% e 19%) e quando si è in coda ad esempio nel traffico cittadino o mentre si aspetta in fila il proprio turno per fare un certificato o ritirare un esame (22% e 13%).
Le applicazioni sono l’interfaccia più innovativa: nel 2014 quelle scaricate sono state in media circa 8.800 al giorno, il 17% in più del 2013. Tutte le banche del campione offrono i servizi base attraverso App per smartphone e il 77% ha un’offerta specifica anche per tablet.
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Il 36% delle banche italiane mette a disposizione, accanto alla classica applicazione mobile, un’App ad hoc per l’abilitazione dei pagamenti presso i punti vendita; mentre il 27% ne ha una dedicata per il borsellino elettronico, ossia per il cosiddetto wallet. Sono presenti anche App per operare sui mercati (23% delle banche), per la comunicazione (18%), per i servizi di assistenza ai clienti (14%) e per la gestione della finanza personale (9%).
Al di là della crescente diffusione di App dedicate, si registra una continua introduzione di nuove funzionalità e un ampliamento dei sistemi operativi supportati; il 43% degli utenti di mobile banking da smartphone utilizza anche un’App complementare a quella tradizionale per fare banca, la percentuale scende di poco al 40% per il campione di utenti da tablet.
Le App alternative utilizzate sono quelle dedicate ai pagamenti (nel 55% dei casi), alla gestione della finanza personale (50% dei casi per gli smartphone e 52% per i tablet), all’assistenza clienti (32 e 38%) e all’operatività sui mercati (entrambi al 24%). Per quanto riguarda i servizi più usati all’interno dell’App di mobile banking, il 65% consulta saldo e movimenti di conto corrente tramite smartphone, mentre il 54% ricerca la filiale e lo sportello automatico della propria banca più vicini.
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Relativamente ai servizi dispositivi si segnala, in particolare, che il 37% effettua bonifici e giroconti da smartphone; interessante anche il trend sul canale preferito per questo tipo di operazione: si passa dal 13% al 18% di utenti che hanno indicato lo smartphone come strumento preferito rispetto a tablet, PC, o altro canale.
Il tablet invece assume un ruolo più importante su alcuni specifici ambiti come il pagamento di bollette, la sottoscrizione di nuovi prodotti e soprattutto la compilazione dei modelli F24.
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