Banche al dettaglio svizzere resistono alla concorrenza di fintech e bigtech
Impatto della tecnologia sulla concorrenza bancaria
Le banche retail svizzere riconoscono che, sebbene ci si aspetti un incremento della competizione legato alle innovazioni tecnologiche nel medio termine, l’impatto immediato delle tecnologie all’avanguardia, come l’intelligenza artificiale (AI), la blockchain e il calcolo quantistico, è stato in gran parte sovrastimato. Secondo uno studio condotto da EY in collaborazione con l’Università di San Gallo, la percezione di 33 istituti bancari elabora un quadro dettagliato delle dinamiche future del settore.
Il rapporto “Retail Banking 2035”, rilasciato a settembre 2024, indica che affinché una nuova tecnologia possa esercitare un’influenza significativa, deve essere in linea con le aspettative e i bisogni dei clienti. Tuttavia, si prevede che tali esigenze non cambieranno drasticamente nei prossimi dieci-quindici anni. È fondamentale che sia i dipendenti delle banche che i clienti siano motivati ad adottare nuove tecnologie. Gli intervistati hanno sottolineato che, nonostante il clamore attorno all’AI, questa è vista principalmente come uno strumento per incrementare l’efficienza e migliorare interazioni automatizzate come quelle dei chatbot. In particolare, le applicazioni come i robo-advisor hanno ottenuto successi variabili.
In questo contesto, le banche riconoscono i vantaggi competitivi che ancora possiedono rispetto ai nuovi attori del mercato. La solidità patrimoniale, la fiducia del marchio, un’offerta diversificata di prodotti e relazioni consolidate con i clienti rappresentano elementi chiave che le pongono in una posizione favorevole rispetto a fintech e neobanks, i quali devono affrontare sfide significative per scalare i loro modelli di business. Nonostante l’esplosione del numero di fintech in Svizzera, che è passato da meno di 200 nel 2016 a quasi 500 nel 2023, l’impatto di questi nuovi fornitori è stato relativamente contenuto fino ad ora. La trasformazione radicale del settore promessa da questi attori sembra non essersi realizzata, con molti di essi che tendono a seguire le orme delle banche tradizionali piuttosto che rivoluzionare i processi esistenti.
Le banche non prevedono un passaggio immediato verso servizi completamente digitali, ma piuttosto un’evoluzione graduale in cui la personalizzazione e l’interazione umana continueranno a giocare un ruolo centrale nel loro modello di servizio. Attraverso questa lente, si delinea un futuro in cui le banche retail svizzere non solo riconoscono l’importanza dell’innovazione tecnologica, ma intendono anche affrontarla in modo strategico, rafforzando quelle relazioni personali che rimangono fondamentali per gli utenti.
Vantaggi delle banche tradizionali rispetto ai nuovi arrivati
Le banche retail svizzere si mostrano coscienti dei vantaggi che ancora detengono rispetto ai nuovi entranti nel mercato, in particolare fintech e neobanks. Nonostante l’aumento esponenziale di questi attori, con un numero che è passato da meno di 200 nel 2016 a quasi 500 nel 2023, le istituzioni tradizionali continuano a considerarsi ben posizionate. Le loro risorse patrimoniali solide, la reputazione consolidata e una vasta gamma di prodotti offerti, unite a relazioni durature con la clientela, rappresentano punti di forza chiave in questo scenario competitivo.
Un elemento cruciale è il brand trust: le banche tradizionali hanno costruito nel tempo una fiducia significativa tra i consumatori, che si riflette in una maggiore disponibilità a utilizzare i loro servizi. Inoltre, la capacità di offrire consulenze personalizzate durante momenti critici della vita finanziaria dei clienti, come l’acquisto di una casa o la pianificazione pensionistica, risulta fondamentale. Queste interazioni umane, ricche di empatia e comprensione del contesto personale del cliente, difficilmente possono essere replicate da un puro approccio digitale.
In aggiunta, il rapporto evidenzia che molti dei nuovi fornitori di servizi finanziari stanno effettivamente seguendo le orme delle banche tradizionali anziché apportare una vera e propria innovazione radicale. Le fintech stanno cercando di adattarsi e integrarsi nel panorama esistente piuttosto che rivoluzionarlo, evidenziando che le banche hanno comunque ancora il controllo sulle interazioni e i servizi più complessi e personalizzati. Anche se l’adozione di tecnologie all’avanguardia avanza, l’investimento in relazioni e una personalizzazione del servizio rimangono valori imprescindibili.
Nonostante il crescente interesse verso servizi automatizzati e digitalizzati, è evidente che la maggior parte dei clienti svizzeri continua a preferire un approccio più tradizionale in contesti sensibili. Questo comportamento pone le banche tradizionali in una posizione di vantaggio rispetto ai loro rivali, confermando che le nuove tecnologie, pur utili, non possono sostituire completamente il valore delle interazioni umane e della fiducia che si è costruita nel tempo.
Minaccia percepita da bigtech e aziende domestiche
Le banche retail svizzere manifestano una certa tranquillità riguardo alla crescente influenza delle bigtech nel settore finanziario. Nonostante la potenza di aziende come Apple e Google, gli istituti bancari si sentono protetti dalle particolari caratteristiche del mercato svizzero. La frammentazione linguistica del paese, che conta quattro lingue ufficiali, insieme alla diversità culturale nelle diverse regioni, complicano significativamente la penetrazione di questi colossi nel mercato locale.
Inoltre, le normative bancarie rigorose che caratterizzano il sistema finanziario svizzero rappresentano un ulteriore ostacolo per le bigtech che desiderano avventurarsi nel settore bancario. Queste aziende devono affrontare requisiti stringentemente regolati che limitano le loro operazioni e complicano l’accesso al mercato. Anche se le bigtech possiedono enormi volumi di dati sui consumatori, la fiducia che i cittadini svizzeri ripongono nelle istituzioni finanziarie locali offre un vantaggio competitivo significativo alle banche tradizionali, riducendo la vulnerabilità a una concorrenza diretta.
Per quanto riguarda i rivali interni, come i rivenditori e le telco, le banche non vedono una minaccia immediata. Questi attori, pur avendo accesso a vasti set di dati, si trovano comunque a dover navigare in un contesto normativo complesso che impedisce loro di offrire servizi bancari come la gestione dei conti o prestiti. Tali limitazioni restringono notevolmente la loro capacità di competere efficacemente con le banche tradizionali sul lungo periodo.
Una minaccia più concreta, come percepito dagli istituti bancari, proviene dal settore assicurativo. Le compagnie di assicurazione tendono a stabilire rapporti più personali e approfonditi con i loro clienti, principalmente grazie alla loro interazione come consulenti durante momenti significativi nella vita finanziaria delle persone. Questo aspetto relazionale conferisce un vantaggio nella costruzione di fiducia, rendendo gli assicuratori concorrenti più agguerriti rispetto ad altri attori in ambito fintech o retail.
Le banche svizzere si ritengono relativamente al sicuro dalle insidie delle bigtech e di altri operatori non bancari, concentrando invece la loro attenzione sulla concorrenza interna. La dinamica competitiva tra le banche tradizionali mette in evidenza che tutte le istituzioni stanno investendo in tecnologie emergenti, pur senza ottenere risultati eccezionali finora. L’innovazione continua a essere un obiettivo, ma la vera battaglia si gioca su come mantenere e ottimizzare le relazioni con i clienti in un panorama in continua evoluzione.
Relazione tra banche e clienti nel futuro
Le banche retail svizzere continuano a vedere un futuro in cui la relazione personale con i clienti rimane un elemento chiave nel loro modello di business. Secondo il rapporto di EY e dell’Università di San Gallo, la maggior parte dei clienti locali continuerà a cercare servizi di consulenza personalizzata, specialmente in occasione di eventi significativi della vita, come l’acquisto di una casa o la pianificazione pensionistica. Questo attaccamento alle interazioni umane suggerisce che le aspettative dei clienti non muteranno drasticamente nel prossimo decennio.
Questa persistenza nella preferenza per relazioni personali evidenzia l’importanza di un approccio umano nei servizi finanziari. Le banche tradizionali, quindi, possono rimanere competitive grazie alla loro capacità di offrire un’attenzione personalizzata, una qualità che i servizi puramente digitali non riescono sempre a replicare. Le relazioni consolidate, costruite nel tempo, non solo rafforzano la fiducia, ma rappresentano anche un vantaggio strategico rispetto ai nuovi attori del mercato.
Con l’avanzamento delle tecnologie e l’introduzione di strumenti digitali, le banche stanno cercando di integrare queste innovazioni con l’interazione umana. I clienti si dimostrano ricettivi a soluzioni che migliorano l’esperienza complessiva, ma è fondamentale che questi strumenti siano utilizzati per potenziare, piuttosto che sostituire, le relazioni personali. L’adozione di intelligenza artificiale per questioni operative e di supporto ai clienti, ad esempio, deve essere viste come un modo per liberare tempo ai consulenti, affinché possano occuparsi delle esigenze più complesse e strategiche dei clienti.
La costruzione di relazioni di fiducia si estende anche alla trasparenza e all’integrità. Le banche devono affrontare l’esigenza di comunicare chiaramente come utilizzano i dati dei clienti, educando gli utenti riguardo alle misure di sicurezza e alle opportunità finanziarie disponibili. Questo approccio non solo migliora la fedeltà al marchio, ma definisce anche un contesto in cui i clienti possono sentirsi sicuri e valorizzati.
In definitiva, l’equilibrio tra innovazione tecnologica e relazioni umane sarà cruciale per le banche retail svizzere. La sfida consisterà nel trovare nuove modalità per integrare le soluzioni digitali mantenendo al contempo un alto standard di servizio. Mentre il settore evolve, le banche avranno l’opportunità di adattare le loro offerte e migliorare l’esperienza del cliente, senza dimenticare il valore inestimabile delle interazioni personali, che rimarranno al centro del loro operato nel panorama finanziario futuro.
Conclusioni sulla competitività del settore bancario svizzero
Le istituzioni bancarie svizzere, di fronte all’evoluzione della concorrenza e all’emergere di nuove tecnologie, manifestano un ottimismo misurato riguardo alla loro posizione nel mercato. Il recente studio di EY e dell’Università di San Gallo offre un’analisi approfondita su come le banche percepiscano il loro futuro in un contesto caratterizzato da una rapida trasformazione digitale. Mentre le nuove tecnologie promettono di alterare il panorama bancario, le banche tradizionali continuano a sentirsi sicure riguardo ai vantaggi che ancora detengono, come la reputazione consolidata e relazioni dirette con i clienti.
L’analisi sottolinea che la connessione personale tra banche e clienti rimane fondamentale. Le interazioni umane sono ritenute insostituibili specialmente durante eventi significativi che riguardano la vita finanziaria dei clienti. Nonostante il crescente interesse verso servizi digitali e automatizzati, la preferenza per consulenze personalizzate non sembra destinata a cambiare. Questa continuità delle esigenze dei clienti rafforza l’importanza di investire in relazioni solide e di fiducia, che si sono sviluppate nel tempo.
Inoltre, l’atteggiamento proattivo delle banche nell’adottare tecnologie innovative deve essere visto come un’integrazione strategica piuttosto che una sostituzione dei tradizionali metodi di interazione. Le banche stanno esplorando modalità per combinare l’assistenza automatizzata con quella umana, garantendo un miglioramento dell’esperienza complessiva per il cliente, sempre mantenendo un forte focus sulle relazioni personali. Ciò implica un utilizzo intelligente della tecnologia, allineata con le aspettative e le preferenze dei clienti, creando così un valore aggiunto.
Le banche svizzere sono consapevoli della sfida rappresentata dai fintech e da altri attori emergenti, ma la loro strategia si concentra sull’ottimizzazione della propria offerta esistente e sulla valorizzazione dei propri punti di forza. L’analisi evidenzia inoltre che molte banche stanno investendo e migliorando le loro tecnologie interne, ma senza l’aspettativa di introdurre cambiamenti radicali o sconvolgenti. Piuttosto, si prospetta una competizione più intensa tra attori tradizionali, che porterà a innovazioni incrementali piuttosto che rivoluzioni nel settore.
Il panorama bancario svizzero si sta trasformando, ma le istituzioni tradizionali hanno ancora ampie opportunità per capitalizzare sui loro vantaggi distintivi. Con un focus sui bisogni dei clienti e sull’importanza del servizio personale, le banche possono garantire una competitività duratura nel cambiamento del panorama finanziario globale. La strada verso il futuro sembra consapevole e bilanciata, mantenendo il valore delle relazioni interpersonali al centro della strategia bancaria.