Ascofind e i bisogni degli italiani: consulenza finanziaria al Forum di Palazzo Mezzanotte
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Nella cornice di Palazzo Mezzanotte a Milano si è tenuta la nona edizione del Forum Nazionale sulla Consulenza Finanziaria organizzato da Ascofind, Associazione per la Consulenza Finanziaria Indipendente. Il titolo che ha fatto da filo conduttore per tutti gli eventi della giornata è stato : ”Dal prodotto al servizio: La consulenza finanziaria income based”. Tantissimi interventi, interviste e tavole rotonde tra gli esperti hanno affrontato da varie prospettive il mondo della finanza, toccando temi molto interessanti e di grande utilità anche per il grande pubblico ed i meno esperti.
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Cosa vogliono gli investitori italiani?
Prima di rispondere a questa domanda il Dottor Fabrizio Fornezza, Presidente di Eumetra, ha preferito chiarire il concetto di consulenza il cui sviluppo si articola in tre direzioni. Un’asset location (distribuzione dei fondi possibili tra le attività di investimento), un financial coaching ed un supporto ai progetti della famiglia. Ed è proprio quest’ultimo che deve essere maggiormente educato in modo tale che il reddito, uno degli elementi più importanti per gli investitori, non sia inappetente, ma soddisfi i bisogni propri e della famiglia. Si parla dunque di progettazione del reddito e si favorisce un ritorno alla cultura del risparmio soprattutto per gli investitori della fascia più bassa.
Creazione di reddito aggiuntivo e sostenibile
I sondaggi Ipsos dell’inizio del 2019 ricordano che fra le priorità degli italiani al primo posto stanno i fattori di creazione del reddito sostenibile, in altre parole lavoro ed economia. Per supportare questa richiesta anche nel breve termine, è necessario intervenire soprattutto nelle prospettive temporali degli investimenti, come emerso dalla ricerca Europea sull’Income 2018/2019 appena presentata da Invesco e condotta da Eumetra negli ultimi mesi del 2018. Da questo punto di vista l’Italia è un paese “Short term”, per cui tende ad investire in un orizzonte temporale di pochi anni nonostante la grande liquidità dei conti correnti.
Risparmio
Il concetto di risparmio tocca profondamente ognuno di noi, ma in modo diverso a seconda della generazione a cui si appartiene. Le variabili che determinano queste differenze riguardano soprattutto la frantumazione del mercato del lavoro, ma anche un cambiamento della gestione dell’investimento: per esempio i giovani tendono a comprare sempre meno poiché sfruttano la sharing economy o prestano più attenzione alle opportunità di cashback . Sebbene sia inteso in modo diverso da generazione a generazione, il risparmio è in ogni caso sinonimo di futuro: perdere capitale è perdere una parte di futuro.
Nuove generazioni
Se la finanza ha anche la responsabilità sociale per il futuro delle nuove generazioni , allora è necessario che si impegni a prevenire quei problemi che, senza un intervento opportuno, lascerebbe in eredità. Ciò che spaventa di più è sicuramente la responsabilità che i giovani avranno di gestire un patrimonio significativo (soprattutto di beni reali), avendo a disposizione stipendi e pensioni sempre più ridotti. Una consulenza finanziaria consapevole sarebbe la soluzione a tanti problemi.
I tipi di investitori fai da te
Nel corso dell’incontro è emersa un’analisi approfondita del ventaglio di investitori fai da te, generalmente divisi in due gruppi: chi si impegna a frequentare giornalmente i trading on line e chi, sprovvisto di una sufficiente conoscenza in materia, si cimenta in investimenti decidendo in autonomia e confrontandosi con i propri pari. Questa seconda classe, definita in Inghilterra “Non Advised”, è un universo variegato di persone generalmente dotate di overconfidance. Ci sono poi i fai da te parziali di prodotto, ovvero chi investe su una parte di portafoglio, ad esempio sfruttando la leva fiscale nel ristrutturare casa per aumentarne il valore con il tempo.
A chi è rivolta la consulenza finanziaria
L’analisi si è poi confrontata con le testimonianze di più di 250 consulenti per sapere chi siano indicativamente i clienti che a loro si rivolgono nonostante l’aumento esponenziale del fai da te. È interessante notare che tra i richiedenti consulenza ci siano sia investitori vittime di una forte perdita che ha fatto calare bruscamente la percezione della loro competenza, sia chi, nonostante ampie conoscenze nel mondo finanziario, sia incapace di affrontare mercati o prodotti sconosciuti ai quali rinuncerebbe o nei quali cadrebbe in errore senza un aiuto esterno. Vi è poi una fascia di clienti solitamente più giovane che, in assenza di strumenti, chiede una pianificazione dell’investimento a lungo termine.
Letizia Dehò
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