Apple perde ricercatori di intelligenza artificiale mentre i concorrenti si avvicinano strategicamente al settore AI.

Crisis di fiducia nell’area AI di Apple
All’interno della divisione AI di Apple, si sta manifestando una preoccupante crisi di fiducia. Secondo il Financial Times, l’uscita di figure chiave ha creato un’atmosfera di incertezza, attirando l’attenzione sul futuro dell’azienda in questo settore cruciale. La partenza di Ruoming Pang, un leader rispettato nello sviluppo di modelli fondamentali, ha segnato l’inizio di una serie di abbandoni significativi.
Indice dei Contenuti:
Aaron Sines, direttore di Razoroo, un’agenzia di reclutamento specializzata, ha descritto la situazione come una vera e propria “crisi di fiducia” che circoscrive l’operato attuale e futuro di Apple. L’uscita di Pang, che ha diretto un team di cento persone, ha innescato una reazione a catena, con altri ingegneri senior dell’Apple Foundation Models (AFM) che hanno seguito il suo esempio, mirando a posizioni presso concorrenti come Meta.
Questo scenario suggerisce un’inversione delle fortune in un settore dove la concorrenza è già agguerrita. Mentre aziende come Meta e OpenAI rafforzano le loro file, Apple sembra perdere terreno, evidenziando un cambiamento nel panorama della talent acquisition nel campo dell’intelligenza artificiale.
Talent scout: Meta e OpenAI in agguato
Negli ultimi mesi, Meta e OpenAI hanno intensificato le loro attività di reclutamento, approfittando della situazione crescente di instabilità all’interno della divisione AI di Apple. La partenza di Ruoming Pang è stata il catalizzatore che ha aperto la strada a un’emorragia di talenti altamente qualificati, mettendo in evidenza un’opportunità senza precedenti per i competitor di Apple.
Meta ha rapidamente capitalizzato l’uscita di Pang, portando con sé altri due ingegneri senior dell’AFM, a testimonianza di un’aggressiva strategia di assunzione in atto. La capacità di Meta di attrarre talenti Apple non passa inosservata: ciò non solo mette a repentaglio i progetti attuali di Apple, ma minaccia seriamente la sua posizione nel mercato AI.
D’altra parte, OpenAI ha messo a segno colpi simili, assumendo figure chiave come Brandon McKinzie e Dian Ang Yap, veterani del team di ricerca di Apple. La capacità di attrarre professionisti di alto profilo da un gigante tecnologico come Apple conferisce a OpenAI un vantaggio competitivo significativo, amplificando il timore che Apple non riesca a tenere il passo con il ritmo frenetico di innovazione richiesto nel settore.
Questo fenomeno non si limita quindi a singoli eventi, ma rappresenta una chiara diagnostica del clima attuale nel panorama dell’AI: una caccia spietata ai talenti, dove aziende emergenti e consolidate si contendono i migliori profili, e Apple pare essere in svantaggio. La pressione è alta, e l’azienda di Cupertino deve affrontare il difficile compito di riacquistare la fiducia dei talenti, che ora vedono alternative più appetibili nei competitor.
Strategie di acquisizione per rimanere competitivi
Nonostante le recenti perdite nel suo team di intelligenza artificiale, Apple sta cercando di accelerare la propria roadmap in questo settore cruciale. Durante la chiamata degli utili per il terzo trimestre 2025, il CEO Tim Cook ha dichiarato che l’azienda è “molto aperta” a possibili fusioni e acquisizioni significative che potrebbero migliorare le proprie capacità AI.
Apple ha già acquisito sette startup legate all’IA nel corso dell’anno, ma Cook ha sottolineato che esse potrebbero non essere sufficienti. Le aziende con cui Apple sta esplorando potenziali partnership includono nomi noti come OpenAI e Anthropic. Inoltre, si è parlato di un’acquisizione di Perplexity AI, startup crescente nel campo della ricerca generativa.
Queste azioni segnano un cambiamento importante nella strategia di Apple, che tradizionalmente ha evitato acquisizioni di grande portata, eccezion fatta per l’affare da 3 miliardi di dollari per Beats nel 2014. Con una concorrenza sempre più agguerrita, Apple non può permettersi di restare indietro e si trova costretta a considerare investimenti più sostanziali per rimanere nella corsa all’innovazione AI.
Sebbene la chiusura di affari di grandi dimensioni possa comportare rischi, Cook ha affermato che l’azienda non è limitata a dimensioni specifiche: “Se un’azienda può aiutarci ad accelerare una roadmap, allora siamo interessati”. Questa apertura potrebbe riflettere una nuova era per Apple, dove l’intelligenza artificiale gioca un ruolo sempre più centrale nella sua strategia futura.
Allo stesso tempo, Apple Intelligence è pronta a presentare una versione significativamente migliorata di Siri nella primavera del 2026, un passo che potrebbe giocare un ruolo cruciale nel ripristinare la fiducia sia tra i consumatori sia nel mercato del talento dell’intelligenza artificiale.
Sostieni Assodigitale.it nella sua opera di divulgazione
Grazie per avere selezionato e letto questo articolo che ti offriamo per sempre gratuitamente, senza invasivi banner pubblicitari o imbarazzanti paywall e se ritieni che questo articolo per te abbia rappresentato un arricchimento personale e culturale puoi finanziare il nostro lavoro con un piccolo sostegno di 1 chf semplicemente CLICCANDO QUI.