Amazon come Uber, gli utenti si trasformano in fattorini con “On my way”
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Nella corsa ad accaparrarsi il mercato del settore consegne, in cui sono coinvolti anche Google e Uber, Amazon va oltre i droni e pensa ad un servizio che si ispira al noto Uber: saranno gli utenti stessi a fare le consegne. L’indiscrezione è del Wall Street Journal, che spiega come la compagnia di Seattle starebbe sviluppando un’app attraverso la quale reclutare e pagare persone comuni per fare le consegne al posto di società specializzate. Questi utenti, porterebbero i pacchi in destinazioni che sono di strada al loro percorso.
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Il servizio si chiamerebbe “On my way”, che dovrebbe prevedere anche l’affitto dai negozi di utensileria e bricolage di aree in cui far stazionare le merci da consegnare. Secondo il Wall Street Journal, il servizio darebbe ad Amazon un controllo più diretto delle consegne oltre a tagliare i costi del servizio, che lo scorso anno sono cresciuti del 31%.
La società di Seattle, che pensa ad un futuro di consegne via droni, nel presente recapita anche cibo fresco e sta sperimentando un sistema di spedizioni che prevede le consegne espresse direttamente nel bagagliaio dell’auto del cliente.
Negli Stati Uniti Google ha iniziato dai primi di maggio un servizio di consegna di cibo a domicilio, strada che percorre anche Uber con il servizio UberEats di consegne pasti. Oltre a al cibo, l’app che consente di affittare l’auto con autista, sarebbe in trattativa anche con grandi marchi come Louis Vuitton e Tiffany per la spedizione di merci, come fa da tanto tempo la piattaforma di e-commerce eBay.
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