Alessandro Basciano confermato divieto avvicinamento Sophie Codegoni dalla Cassazione: ultime novità legali

Divieto di avvicinamento confermato dalla Cassazione
Alessandro Basciano non potrà avvicinarsi alla sua ex compagna Sophie Codegoni. La Corte di Cassazione ha confermato, con decisione definitiva, il divieto di avvicinamento disposto dal Tribunale del Riesame di Milano a febbraio. Questa misura cautelare, adottata in seguito all’accusa di stalking contestata al dj 35enne, è stata resa immodificabile, consolidando una linea giurisprudenziale severa nei confronti di comportamenti coercitivi e persecutori nell’ambito delle relazioni personali. L’inchiesta, condotta dai carabinieri sotto la supervisione dell’aggiunta Letizia Mannella e del pm Antonio Pansa, sottolinea la fermezza delle autorità nell’affrontare casi di violenza psicologica e molestie.
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La conferma del divieto da parte della Suprema Corte rappresenta un passaggio cruciale nel procedimento giudiziario, ribadendo l’efficacia dei provvedimenti restrittivi come strumento di tutela per le vittime. Il provvedimento ordina a Basciano di mantenere una distanza minima dai luoghi abitualmente frequentati da Sophie Codegoni, sancendo al contempo l’impossibilità di qualsiasi forma di comunicazione diretta o indiretta con lei. Questa misura preventiva è volta a scongiurare ulteriori comportamenti molesti e ad assicurare la sicurezza e la serenità della parte offesa.
Dettagli dell’ordinanza e misure cautelari
Secondo quanto sancito dall’ordinanza confermata dalla Cassazione, Alessandro Basciano è obbligato a mantenere una distanza di almeno 500 metri da Sophie Codegoni e dai luoghi di sua abituale frequentazione. È vietata ogni forma di contatto, sia diretto che indiretto, mediante chiamate, messaggi, social network o tramite terzi. Per garantire il rispetto delle prescrizioni, è stato previsto l’applicativo del braccialetto elettronico, dispositivo di controllo a distanza che monitora in tempo reale gli spostamenti dell’indagato. In caso di rifiuto o impossibilità nell’applicazione del dispositivo, è prevista la sostituzione con la misura degli arresti domiciliari.
Questa disposizione rappresenta un presidio fondamentale per la tutela della sicurezza e dell’integrità personale di Sophie Codegoni, prefigurando un quadro sanzionatorio rigoroso contro ogni forma di stalking e vessazione. L’ordinanza riflette la scrupolosità del giudice nell’adottare provvedimenti cautelari tempestivi e proporzionati, indispensabili a prevenire ulteriori atti persecutori nel contesto di relazioni interpersonali compromesse da episodi di violenza psicologica.
La misura non limita solo la libertà di movimento di Basciano, ma impone anche una sorveglianza tecnologica continua, evidenziando l’importanza attribuita dagli organi giudiziari al monitoraggio attivo per il rispetto delle condizioni imposte e per la prevenzione di ulteriori abusi. Tale dispositivo rappresenta oggi uno degli strumenti più efficaci per bilanciare la tutela della vittima con la necessità di controllo sul soggetto indagato, evitando così escalation di comportamenti molesti.
Cronologia degli eventi giudiziari e reazioni dell’indagato
La vicenda giudiziaria di Alessandro Basciano ha attraversato diverse fasi dall’arresto avvenuto nel novembre scorso, quando il dj è stato fermato per le accuse di stalking nei confronti di Sophie Codegoni. Dopo soli due giorni di detenzione, è stato rimesso in libertà, ma la procura non ha tardato a manifestare il proprio dissenso e a proporre ricorso. L’istanza presentata ha portato il Tribunale del Riesame di Milano a rivedere la misura cautelare, optando per il divieto di avvicinamento stabilito a febbraio, considerato più adeguato rispetto agli arresti domiciliari richiesti dalla pubblica accusa.
Il Riesame ha motivato la scelta sottolineando come Basciano non abbia evidenziato alcun segnale di consapevolezza circa la gravità delle sue azioni, continuando a incolpare la vittima e a screditarne l’immagine pubblica. Tale atteggiamento ha pesato nella conferma delle misure restrittive, puntando su una tutela efficace della persona offesa. Nel frattempo, l’indagato ha esercitato il diritto di ricorso in Cassazione, che tuttavia ha ratificato la decisione del Riesame, consolidando la posizione della giustizia e impedendo qualunque avvicinamento o contatto con Codegoni.
Il rigore con cui sono state adottate e mantenute le misure cautelari riflette un approccio giudiziario improntato alla prevenzione e alla protezione della vittima, soprattutto nelle situazioni in cui il comportamento dell’indagato appare reiteratamente ostile e violento, anche sotto il profilo psicologico. Le autorità, nel corso dell’intero iter processuale, hanno monitorato con attenzione le condotte di Basciano, evidenziandone la pericolosità e la persistente incapacità di messa in discussione, fattori determinanti nel definire le strategie cautelari adottate. Questa fase della vicenda giudiziaria testimonia l’efficacia e la tempistica degli interventi delle istituzioni nel rispondere a fenomeni criminali di stalking e molestie.
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