Rinnovamento del classico: Age of Mythology Retold
Sono trascorsi oltre 20 anni da quando Age of Mythology approdò per la prima volta su PC Windows. A distanza di così tanto tempo, Microsoft Game Studios lo ripropone in una versione (quasi) del tutto aggiornata che riesce a coniugare il fascino del passato con la tecnologia più moderna. Age of Mythology: Retold è una lettera d’amore a quello che è stato, ed è tutt’oggi, uno degli RTS più amati di tutti i tempi, il quale mantiene l’aspetto e le meccaniche dell’opera originale. Tuttavia, il bilanciamento è stato completamente rivisto insieme a un comparto tecnico all’avanguardia che introduce perfino gli effetti in ray tracing. Il risultato è un’opera che ci ha trasmesso le stesse emozioni di quando abbiamo avviato per la prima volta il gioco nel 2002.
La nuova veste grafica è sicuramente d’impatto e rende Age of Mythology: Retold un titolo che vale la pena rivivere. Tuttavia, a fare la reale differenza tra l’edizione originale e questa riproposizione sono le più che profonde modifiche al bilanciamento. La prima differenza la si riscontra con le abilità speciali donate dal dio di riferimento del Pantheon. Nella versione originale queste potevano essere utilizzate una sola volta, di conseguenza, soprattutto in ambito multiplayer, i giocatori erano motivati a tenere l’abilità fino al “momento giusto”. Morale della favola: la maggioranza delle partite si concludevano senza che i giocatori le utilizzassero.
Nella nuova versione del gioco, invece, non vi è un reale limite di utilizzo. È stato inserito un conto alla rovescia tra un utilizzo e l’altro a cui va aggiunta una richiesta progressivamente maggiore di “favore”. Questo rende le partite più divertenti, dinamiche e coerenti con quella che è l’idea dietro al gioco.
Comparto tecnico: grafica e prestazioni all’avanguardia
Quando ho avviato per la prima volta Age of Mythology: Retold, le sensazioni sono state piuttosto contrastanti. Così come due decenni addietro, i modelli sono spartani così come l’assenza di alcune animazioni – adesso come allora, i personaggi non muovono la bocca durante le conversazioni. Eppure, qualcosa era diverso, più moderno e al passo coi tempi. I team di Forgotten Empires, Tantalus Media e World’s Edge sono riusciti a mantenere un aspetto che riporta indietro nel tempo, ma ripulito, rifinito e migliorato costruendo un mondo fedele all’originale, ma capace di farsi apprezzare al confronto con i titoli più recenti.
Se le cutscene riportano indietro l’orologio a Windows 2000 Me, le animazioni in-game fanno passi da gigante. Retold si rinnova completamente da questo punto di vista: i movimenti dei personaggi sono fluidi e realistici, garantendo un’esperienza generale decisamente migliorata rispetto al titolo del 2002, ma non solo. Gli sviluppatori hanno aggiunto una serie di nuove animazioni che garantiscono un coinvolgimento molto più alto. Gli edifici adesso si distruggono gradualmente e in maniera più realistica, così come i movimenti delle truppe, sia durante gli spostamenti che nei combattimenti, sono decisamente più naturali.
Il tutto, in un mondo che porta il livello di dettaglio su un piano decisamente più alto rispetto al passato. Complice l’integrazione di tecnologie di ultima generazione, tra cui il ray tracing per i riflessi e l’occlusione ambientale, che non stravolgono le radici del progetto, ma donano un aspetto decisamente più al passo coi tempi – gli effetti e i riflessi dell’acqua sono incredibilmente realistici e belli da vedere.
Inoltre, è stato rinnovato anche l’HUD, adesso decisamente più intuitivo e in linea, sia dal punto di vista grafico che funzionale, con gli strategici di nuova generazione. Un lavoro certosino che si fa fortemente apprezzare durante il gameplay. Insomma, il passaggio al Bang Engine utilizzato per Age of Empires III: Definitive Edition si vede e si sente.
Ho provato il gioco su una configurazione di fascia molto alta equipaggiata con un processore AMD Ryzen 9 7950X e una scheda video RX 7900 XTX, seppur i requisiti siano sensibilmente più accessibili. Questo mi ha consentito di giocare con le impostazioni massime e l’aggiunta di una piccola chicca: il supporto ai monitor ultrawide.
Nello specifico, parliamo di un monitor 32:9 e devo ammettere che l’esperienza è apprezzabile. Tuttavia, parliamo di mappe planari circoscritte e quando si raggiungono i lati degli scenari, avere quasi la metà dello schermo completamente nera ha fatto perdere un po’ la magia di una visuale decisamente più ampia. Forse un’impostazione per limitare lo spostamento della telecamera mi sarebbe piaciuta. Questo, in determinate circostanze, impedirebbe di mantenere al centro dello schermo l’azione, ma avrei apprezzato la scelta in capo all’utente.
Detto ciò, il titolo viene eseguito egregiamente superando senza difficoltà i 60 fps anche nelle fasi avanzate degli scenari. Naturalmente, a una risoluzione inferiore e senza ray tracing è possibile raggiungere frame rate sensibilmente maggiori, per un massimo di 144. Il limite, in ogni caso, può essere selezionato manualmente con incrementi di 1 fps.
Innovazioni nel bilanciamento e gameplay
È stato integrato anche un sistema automatico per assegnare i compiti ai popolani. Chi ha giocato ai vecchi Age of, si sarà indubbiamente imbattuto più volte nei cittadini inattivi. Adesso, non solo l’indicatore è decisamente più visibile (apparirà uno stendardo rosso in alto a destra dello schermo), ma attraverso un nuovo sistema personalizzabile è possibile evitare lavoratori fermi ad oziare. In sostanza, il sistema consente di gestire in maniera ottimale le tre risorse principali: oro, legno e cibo. Attraverso tre barre è possibile prioritizzare la raccolta di una risorsa specifica o bilanciarle tutte e tre. In questo modo, al termine di una costruzione, ad esempio, i cittadini si distribuiranno autonomamente nella raccolta delle risorse.
Anche il pathfinding, ovvero quel fenomeno che porta alcune unità a spargersi involontariamente per la mappa, è stato parzialmente risolto attraverso “Attack Move”, un sistema di targeting che rende il “problema” (comune alla maggior parte degli RTS) trascurabile. Importanti modifiche sono state apportate anche alle unità “eroiche”, ovvero quelle che dispongono di particolari abilità. Queste ultime, adesso, possono essere utilizzate manualmente invece che in maniera del tutto automatica. Inoltre, passando da un’era all’altra, le unità speciali ottengono dei potenziamenti così da essere utili in tutte le epoche e non solo in quelle di riferimento.
La Meraviglia ha subito una revisione, ma il suo ruolo rimane cruciale nel gioco. Costruirla e mantenerla, in particolare nel multiplayer, sarà una sfida non indifferente e contribuirà a mantenere alta la competitività tra i giocatori. Le modifiche al bilanciamento non si limitano solo a queste aree ma coinvolgono anche la revisione dei danni di ciascuna unità e la durata degli edifici, elementi fondamentali per l’equilibrio complessivo del gameplay. Queste innovazioni assicurano che ogni partita non sia solo una replica della precedente, ma piuttosto un’esperienza unica e stimolante.
Accessibilità e nuove funzionalità
Il design di Age of Mythology: Retold dedica una particolare attenzione all’accessibilità, ponendo l’accento su un’esperienza di gioco inclusiva per tutti gli utenti. L’introduzione di un menù dedicato all’accessibilità offre numerose opzioni che vanno oltre le comuni impostazioni. Tra queste, troviamo l’opzione di assistenza al daltonismo, che permette di personalizzare i set di colori, rendendo l’esperienza visiva più fruibile per chi ha difficoltà nella percezione dei colori. Questa funzione si integra perfettamente con la possibilità di regolare dimensioni e caratteri, inclusa l’attivazione del contorno dei personaggi, per migliorare la leggibilità durante il gioco.
Inoltre, la possibilità di configurare il narratore per tutte le funzionalità rappresenta un’innovazione significativa. Questo aspetto non solo rende il gioco più coinvolgente, ma offre anche un aiuto pratico ai nuovi giocatori, facilitandoli nel comprendere le dinamiche di gioco senza essere sopraffatti da troppe informazioni simultanee.
Un’altra funzionalità che migliora notevolmente l’esperienza di gioco è il sistema avanzato di gestione delle risorse e delle unità. Grazie all’automazione dei compiti, i giocatori ora possono concentrare la loro attenzione sulle strategie e sul combattimento, mentre il sistema si occupa di gestire i cittadini. Questo approccio non solo riduce il rischio di inattività dei lavoratori, ma permette anche di ottimizzare la raccolta delle risorse, migliorando l’efficienza e il flusso di gioco.
In aggiunta, una maggiore personalizzazione dell’HUD facilita l’interazione con il gioco. L’interfaccia utente è stata progettata per essere intuitiva e facilmente navigabile, riducendo il tempo necessario per imparare le varie meccaniche e aumentando il piacere complessivo dell’esperienza di gioco. Con tutte queste nuove funzionalità, Age of Mythology: Retold si pone come un titolo non solo per i veterani della saga, ma anche per i nuovi arrivati che possono avvicinarsi al genere con un maggior livello di comodità eaccessibilità.
Considerazioni finali: un ottimo investimento per i fan del genere
Age of Mythology: Retold rappresenta un autentico traguardo nel panorama degli RTS moderni, riuscendo a catturare l’essenza del gioco originale mentre si evolve in una direzione contemporanea. Il mix di nostalgia e innovazione progettuale non solo riesce a deliziare i veterani del titolo, ma apre le porte anche a una nuova generazione di giocatori. Grazie alle modifiche ingegnose nel bilanciamento, il gameplay risulta più frizzante e le partite più coinvolgenti e dinamiche, superando le limitazioni che avevano afflitto l’edizione del 2002.
In termini di accessibilità, la cura dedicata nel rendere il gioco fruibile a un pubblico più ampio è evidente. Le numerose opzioni per la personalizzazione e l’assistenza sono segno di un pensiero inclusivo che considera le diverse esigenze dei giocatori. La nuova interfaccia intuitiva, unita a un sistema di gestione delle risorse automatizzato, permette a chiunque di approcciarsi al gioco senza sentirsi sopraffatto. Questo elemento è cruciale, specialmente per chi si avventura nel mondo degli RTS per la prima volta.
Ad un prezzo di 49,99 euro, che include anche le due espansioni, il valore di Age of Mythology: Retold è palpabile. Il lavoro meticoloso nella grafica e nelle meccaniche di gioco giustifica il costo. Gli appassionati del genere non possono lasciarsi sfuggire un titolo che, pur mantenendo un forte legame con il suo passato, si rivela un prodotto curato e allo stesso tempo fresco. Si tratta di un acquisto sicuro per coloro che desiderano immergersi nuovamente in un capolavoro del passato o per i nuovi utenti desiderosi di vivere epiche battaglie divine e storie mozzafiato.