Facebook, il più grande ed affermato Social Network, ha portato a termine un altro acquisto molto importante: dopo l’acquisto di Instagram ha, infatti, rilevato da Microsoft la società Atlas Solutions.
L’interessamento nei confronti di questa società fa chiarezza su quale sarà la strada che Mark Zuckerberg è intenzionato a percorrere inseme al suo social network: la Atlas Solutions, infatti, è una società che ha la propria specializzazione in campagne pubblicitarie on line.
Grazie a questo nuovo tassello, il gruppo di Facebook potrà assicurare ai propri clienti che vogliano pubblicizzarsi sulla piattaforma, un sistema ancora più efficace per la misurazione del rendimento della pubblicità, perfezionando il tracciamento del rendimento delle campagne promozionali.
Ma, il motivo che ha spinto il colosso dei social ad assicurasi le prestazioni di Atlas, sta probabilmente nel fatto che la maggior parte degli inserzionisti che usano Facebook per le loro campagne si servono, appunto, di questa società di advertising.
Ancora non si conoscono i dettagli dell’operazione a livello finanziario, ma, stando a quanto riporta il sito AdAge, l’offerta che Zuckerberg avrebbe messo sul piatto per accaparrarsi la società di marketing non supera la soglia dei 100 milioni di dollari.
Necessario ricordare che, nel non lontano 2007, quando la Microsoft acquistò la Atlas, le cifre erano ben altre: infatti, l’acquisto della società, che rientrava nell’operazione aQuantive, costò alla società di Bill Gates ben 6 miliardi di dollari. In realtà, anche a quell’epoca, la cifra spesa era stata considerata decisamente troppo alta: è per questo che, 5 anni dopo, Microsoft ha annunciato che la divisione per i servizi on line, dei quali l’Advertising è considerato fulcro, è stata svalutata addirittura di 6,2 miliardi di dollari.
In una nota ufficiale, Facebook ha dichiarato che Atlas dispone degli strumenti necessari ed idonei per permettere alla clientela di capire se la propria pubblicità arriva al giusto target di pubblico, e quindi di misurare l’efficacia delle loro campagne.
La società di advertising manterrà la propria sede a Seattle, e continuerà ad operare in continuità con il passato, ma questo non vuol dire che, in un possibile futuro, si possano avere dei cambiamenti importanti: la possibilità di tracciare gli utenti, le loro campagne pubblicitarie e il loro rendimento potrebbe portare Facebook ad avvicinarsi sempre di più a delle pubblicità su siti terzi.
A quel punto, si andrebbe necessariamente verso un conflitto con Google AdSense: ed è proprio qui che Mark Zuckerberg, probabilmente, vede il futuro della sua azienda.