La paura di usare la carta di credito online e delle truffe informatiche limita l’Ecommerce: Italia ancora troppo diffidente verso lo shopping online
Quante volte ci siamo trovati a navigare su un portale di e-commerce, curiosando tra i vari prodotti, ma chiudendo la pagina proprio nel momento dell’acquisto? Il timore che, cliccando sul pulsante “aggiungi al carrello” e pagando l’articolo con la carta di pagamento, si cada in una truffa è ancora troppo diffuso in Italia, come dimostra il report elaborato da ContactLab e Netcomm in materia di online shopping.
ISCRIVITI ORA USANDO IL CODICE – SWISSBLOCKCHAIN10 – PER AVERE LO SCONTO DEL 10% SUL BIGLIETTO DI INGRESSO! CLICCA QUI!
Le abitudini degli italiani, confrontate con quelle degli europei, denotano una buona tendenza degli abitanti dello Stivale a reperire informazioni in rete sui prodotti desiderati. Il problema è che al momento d’inserire il codice della propria carta elettronica Visa o MasterCard sul sito di e-commerce i buoni propositi si annullano, così come l’acquisto in sé. Il meccanismo non è uguale negli altri Paesi europei: gli inglesi sono i più disinvolti nel ricorso allo shopping 2.0, con 9 utenti su 10 che portano a termine l’operazione; in Spagna è invece del 50% la parte di consumatori che si affida alle garanzie offerte dal web.
Gli italiani ricercano spesso (nel 94% dei casi) tutte le informazioni relative al prodotto d’interesse, molte volte accedendo direttamente al sito dell’azienda produttrice (67%). Poi, però, si lasciano sopraffare dal timore di effettuare un acquisto sbagliato, complice anche l’impossibilità di toccare con mano la qualità della merce, e spostano l’attenzione sul parere degli esperti in materia (il 57% degli e-shopper consulta delle recensioni) e sui commenti rilasciati da chi ha acquistato lo stesso articolo (47%). Solo il 34% degli italiani porta a termine l’acquisto.
I dati attuali denotano quindi ancora una mancanza di fiducia, che secondo Contactlab e Netcomm dovrebbe tuttavia ridursi in futuro. Stando al sondaggio, l’8% dei mancati acquirenti diventerà un e-shopper nei prossimi 12 mesi, mentre la metà del campione dichiara di avere intenzione di provare l’esperienza di acquisto su internet, ma non sa ancora dire quando.